di SQUARCINA URIAH e DELLA VEDOVA EMMA (1^ B) – Ci ha particolarmente colpito la storia di questa astronoma orientale vissuta nel diciottesimo secolo e così le abbiamo dedicato quest’articolo. Wang ha vissuto in Cina ed amava studiare di tutto: la matematica, le scienze, la geografia, la medicina. Scriveva poesie, ma era anche un’ottima cavallerizza, sapeva tirare con l’arco ed era brava con le arti marziali. Wang viaggiava molto ed era curiosa di tutto, ma più di ogni altra cosa amava l’astronomia. Trascorreva intere ore a studiare i pianeti, il sole, le stelle e la luna. In quel tempo, la gente pensava che l’eclissi lunare fosse un segno d’ira degli dei. Wang sapeva che non poteva essere vero, così decise di dimostrarlo con un esperimento. Mise un tavolo rotondo – la terra – in un padiglione del giardino, al soffitto appese una lampada – il Sole -. Di lato, mise un grande specchio rotondo – la Luna -. Poi incominciò a spostare questi oggetti esattamente come si spostano nel cielo, fino a che il Sole, la Terra e la Luna non furono allineati, con la Terra nel mezzo. Disse: “Ecco qua! un’eclissi lunare che si verifica ogni volta che la Luna transita completamente attraverso l’ombra della Terra.” Wang aveva anche capito la grande importanza di rendere la matematica e le varie scienze accessibili alla gente comune, così si sbarazzò del proprio gergo aristocratico e scrisse un saggio che spiegava molto semplicemente “la forza di gravità”. Per la sua dedizione allo studio delle scienze astronomiche e per la sua capacità di scrivere in maniera chiara ben presto la sua fama si diffuse ovunque. Nelle sue poesie, scriveva molto spesso dell’importanza di eliminare le differenze fra uomini e donne. Il suo motto era: “ANCHE LE FIGLIE FEMMINE POSSONO ESSERE EROICHE”.