di Davide Salerno (classe 2^A) – Cara prof.ssa, oggi, 5 novembre 2018, ha fatto diventare realtà il mio peggior incubo: scrivere un testo! Purtroppo, come penso abbia già intuito, scrivere non è il mio forte e l’antologia non rientra tra le mie materie preferite. Che ci posso fare? Da un lato nessuno va forte in tutte le discipline e io preferisco più quelle logico-matematiche come la geometria e la grammatica, anche in musica diciamo che non sembro Figaro e che sono stonato. Comunque, tornando a noi, non sapendo scrivere bene in questo momento sto provando ansia, formicolio alla pancia e paura di prendere un brutto voto, perché, se non supero il sei mia madre inizia a urlare come un asino e, come dice sempre lei: “se non prendi almeno un sette divento una iena:” e inizia a sequestrarmi tutto ciò con cui mi diverto. Professoressa, non voglio che questa lettera sia un modo per prendere la sufficienza ma se può fare un’ eccezione… anzi dimentichi questa frase! Non riesco a scrivere un tema solo perché per mia sfortuna non ho molta fantasia e quindi spero che in futuro mi venga. Però voglio che lei sappia che io non ho intenzione di arrendermi ma cercherò invece di completare questa missione impossibile. Spero che, nel tentativo, non accada come nei classici film d’ animazione dove c’è sempre un morto che nel mio caso si trasformerebbe in un bel quattro piantato nel cuore mentre spero di essere Sherlock Holmes, l’ investigatore che cerca di sconfiggere i criminali che, nel mio caso, sono i brutti voti. Se proprio dovessi cadere in disgrazia, preferirei farlo con un otto!
P.S. Vorrei almeno la sufficienza!