di Sara Bubola, 1^G
Il 25 settembre noi classi prime abbiamo preso l’autobus e siamo andate a Treviso per visitare il parco naturalistico del Sile. Siamo arrivate all’entrata del parco verso le 9. Era una giornata serena ma un po’ fresca.
Abbiamo percorso un lungo viale alberato ed eravamo talmente agitati che non volava una mosca. Ho sentito da subito il profumo del sottobosco e ho intravisto tra i rami e le foglie degli alberi i raggi del sole.
Alla fine del viale c’era una piazzetta circondata da alti alberi e, da un lato, c’era un piccolo edificio. Qui abbiamo incontrato tre esperti, due che ci avrebbero, in seguito, spiegato la flora e la fauna del parco portandoci poi a visitarlo, e uno che subito dopo ci avrebbe dato una lezione di canottaggio.
L’istruttore di canottaggio ci ha condotto fino a una piccola rientranza del fiume Sile dove era ormeggiata una canoa. Ho subito notato che lì, dato che non c’era corrente, l’acqua era torbida e si sentiva un cattivo odore. Non è stato possibile vedere subito il fiume perché le rive erano coperte da folti alberi e siepi. Dopo le indicazioni dell’istruttore, siamo entrati in acqua con il dragon-boat e subito ho notato l’acqua meno torbida, la corrente più forte e un odore diverso. Vogando ho sentito il rumore dell’acqua che batteva sui remi e sulla barca, e il verso degli animali. In quel momento ho scoperto che il Sile era pieno di vita: anatre, anatroccoli, cigni, gallinelle d’acqua, libellule e una tartaruga.
Finita la lezione di canottaggio, con uno dei due esperti sulla natura siamo andati a fare il giro del parco facendo un percorso in mezzo al bosco. In alcuni punti la vegetazione era più fitta, in altri meno e si sentiva il fruscio del vento tra le foglie degli alberi. Siamo giunti poi a un prato con diversi dislivelli dove si sentiva il profumo dell’erba tagliata.
Questa gita al parco naturalistico del Sile è stata molto interessante, perché ho imparato molte cose che non conoscevo sulle piante e gli animali del Sile.