Il giorno 22 novembre 2023 si è tenuta la manifestazione “Voci in cammino contro la violenza di genere”. All’evento hanno partecipato gli istituti comprensivi del nostro territorio.
Noi alunni delle classi terze dell’I.C. “G.Calò” vi abbiamo partecipato con la nostra dirigente, prof.ssa Marianna Galli, e con le professoresse Carlucci e Franco.
La manifestazione si è tenuta nella sala consiliare del Comune di Ginosa. All’incontro hanno partecipato il sindaco Vito Parisi, l’Assessore ai servizi sociali, Dania Sansolino, i funzionari sociali, la psicologa Rossana Perazzo del Centro Antiviolenza di Ginosa e Marina di Ginosa, l’autrice Maria Antonietta D’Onofrio e altri rappresentanti delle Associazioni del nostro territorio, come l’Arci e l’Utep.
L’incontro è stato ricco di forti emozioni. Sono state lette alcune poesie dedicate alle donne da parte di noi alunni, poi è seguito un minuto di silenzio interrotto da un minuto di rumore. Perché non è il silenzio che salverà le povere donne vittime di violenza, ma è il rumore, rumore inteso come grido anche di chi non c’è più, di chi voce non ha più.
Subito dopo sono iniziati gli interventi da parte dei partecipanti. Il primo a prendere la parola è stato il nostro sindaco che, a proposito degli uomini, ha usato la parola “maschio” e non “uomo” proprio perché chi uccide una donna non è un uomo.
La psicologa ha detto che il femminicidio è la punta di una piramide maschilista, il che significa che l’intera comunità danneggia le donne, perché secondo stereotipi consolidati “il maschio vero” è quello virile, forte, autoritario. Il femminicidio è solo l’apice di una mentalità tossica e violenta.
Purtroppo ancora oggi ci sono donne che non denunciano per paura, per vergogna, ma soprattutto perché in loro si annida il pensiero di essere sbagliate o la certezza di poter cambiare quell’uomo che a loro fa tanto male.
Molte donne non sanno che per femminicidio non si intende solo omicidio di una donna, ma anche violenza sessuale, body shaming, catcalling, revenge-porn, stalking… Una donna viene “uccisa” in diversi modi…
È imbarazzante assistere ancora oggi ad eventi e cortei per manifestare contro la violenza sulle donne, per questo dobbiamo ora più che mai educare al rispetto, come ha sottolineato la nostra dirigente, ed è necessario che famiglia, scuola e società lavorino in assoluta sinergia per contrastare ogni forma di discriminazione e disuguaglianza di genere.
Scuola secondaria di I grado
Classe 3^B
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