//Impressioni a confronto: visitando la nostra città

Impressioni a confronto: visitando la nostra città

di | 2019-03-15T16:58:48+01:00 13-3-2019 19:41|Alboscuole|0 Commenti
di  Giulia Tornese, Asia Esposito, Francesco Pulimeno –  —————————————————–   (Giulia Tornese) L’ultima cosa che avrei pensato di fare era di rimanere a bocca aperta davanti a un monumento leccese. Oggi però grazie alla guida turistica, che ha guidato la mia classe per le vie del centro, ho visto Lecce con occhi diversi, attenti ai dettagli. Ho scoperto così che sulla facciata principale di Santa Croce sono scolpiti 900 volti e tra essi vi sono quelli degli architetti che hanno contribuito alla realizzazione della Chiesa. Riguardo all’Anfiteatro, ciò che noi vediamo sono soltanto i  due quinti dell’intera struttura! Queste sono solo due delle incredibili scoperte che ho fatto oggi. Lecce è una città fantastica che impressiona tutti per il suo splendido stile Barocco. Sono contenta di poter ammirare queste splendide opere d’arte ogni giorno e sono fiera di essere leccese.      ——————————————————– (Asia Esposito) Lecce, una splendida città, elegante, affascinante, incanta i turisti con il suo ricco “Barocco”. Una città bomboniera, soprannominata la “Firenze del Sud”. Ad ogni angolo offre vedute straordinarie. Il Duomo, il fulcro della vita religiosa, è collocato nell’omonima piazza, nel cuore della Lecce vecchia, a due passi da piazza Sant’Oronzo. La Basilica di Santa Croce è tra le chiese più rilevanti, ammirate e visitate di Lecce: un complesso architettonico che rappresenta in pieno lo stile Barocco. L’Anfiteatro, monumento di epoca romana, è situato nella centralissima piazza Sant’Oronzo. Oggi, durante l’uscita didattica organizzata dalla mia scuola, ho potuto “gustare” una Lecce diversa, calma e tranquilla, quasi addormentata; per le strade non vi era un particolare trambusto, a differenza di come accade il sabato sera, quando le vie brulicano di passanti, divenendo caotiche ed affollate. Grazie alla guida, ho approfondito la conoscenza della mia città e ho scoperto aspetti a me prima sconosciuti. Le vie del centro e i monumenti, illuminati dai raggi di un timido sole, sono divenuti un museo a cielo aperto e guardando con gli occhi attenti di una turista le bellezze della mia città, ho provato quel sentimento profondo di appartenenza che ogni vero leccese sente percorrendo le sue eleganti strade, ricche di tanta straordinaria storia. Sono proprio fiera di appartenere a questa città!         ———————————–———————-   (FRANCESCO PULIMENO) – Il barocco leccese è una forma artistica e architettonica, caratterizzata da ricche decorazioni che rappresentano soprattutto motivi floreali e creature mitologiche; si è sviluppato tra la fine del quattordicesimo secolo e la prima metà del diciottesimo secolo. Nel Salento, e in modo particolare a Lecce, questo stile si diffuse dalla metà del Seicento grazie all’opera di architetti locali come Giuseppe Zimbalo, favorito dalla qualità della pietra locale, la pietra leccese, un calcare tenero e compatto dai toni caldi e dorati adatto alla lavorazione con lo scalpellino. Il vescovo Luigi Pappacoda fu uno dei maggiori promotori della costruzione di edifici e monumenti barocchi che abbellirono la città di Lecce.   Oggi alcune classi dell’Istituto “Galateo-Frigole” sono andate alla scoperta della città e, guidate da una accompagnatrice hanno visitato alcune delle più importanti chiese di questo periodo.  
  • LA BASILICA DI SANTA CROCE
E’ sorta nell’area dove vi erano case e proprietà di ebrei cacciati dalla città nel 1510. I lavori cominciarono nel 1549 e finirono nel 1695, esattamente 146 anni dopo. Alla costruzione contribuirono molti architetti tra cui Francesco Antonio Zimbalo. Sulla facciata si trova un enorme rosone, mentre l’interno, a croce latina, è diviso in tre navate sulle quali si aprono delle cappelle decorate con bellissimi altari. Si possono ammirare stupendi affreschi, tra cui il più importante è quello che raffigura la croce di Gesù nel quale è inserita una piccola scatola che si dice contenga un pezzo della vera croce di Cristo.  
  • LA CHIESA DI SANT’IRENE
Questa bellissima chiesa è dedicata a Sant’Irene, protettrice di Lecce fino al 1656, quando fu sostituita da Sant’Oronzo che liberò la città dalla peste. I lavori per la costruzione cominciarono nel 1591 e finirono nel 1639. Sulla facciata si possono ammirare il grande portale sul quale si trova la statua della Santa e lo stemma della città di Lecce. In passato, in caso di pericolo, il suono delle campane di questa chiesa avvertiva tutti i cittadini.  
  • IL DUOMO
Si trova nella stupenda Piazza Duomo, insieme al Palazzo del Seminario e al Campanile. Nel 1659, il vescovo di Lecce Pappacoda diede il compito a Giuseppe Zimbalo di ricostruire la chiesa cattedrale in stile barocco leccese. Nel 1670 venne finita, consacrata e dedicata a Santa Maria Assunta. Essa ha due ingressi, quello principale è posto lateralmente,  l’altro, sul quale si trova una statua di Sant’Oronzo, si affaccia sulla piazza. L’interno, a croce latina, è diviso in tre navate. Il soffitto è in legno con decorazioni dorate come quello di Santa Croce e le pareti sono decorate con moltissimi dipinti. Vi è anche una cripta dove sono state ritrovate le ossa di alcuni vescovi. Il campanile, che per tradizione doveva essere l’edificio più alto della città perché fungeva anche da torre di avvistamento, è costituito da cinque piani.   Infine, LA STATUA DI SANT’ORONZO, alta 5 metri, completamente in bronzo, attualmente è sottoposta ad un restauro e quindi non si trova sulla colonna, alta 29 metri, collocata nella piazza a lui dedicata.