//VISITA AL MANN

VISITA AL MANN

di | 2019-03-18T20:28:07+01:00 18-3-2019 20:28|Alboscuole|1 Comment
– DI ANGELO ALFIERI I D Il Museo Archeologico di Napoli è un grande vanto per la nostra città, perchè custodisce importantissime testimonianze delle antiche civiltà, come la civiltà egizia, romana e greca. La nostra guida, di nome Maria, dopo aver accennato ai reperti risalenti all’antico Egitto, che si trovano nel sotterraneo, ci ha illustrato la collezione farnese, composta da molte statue di marmo che riproducono esemplari in bronzo. Di particolare bellezza sono l’Ercole farnese ed il Toro farnese. La prima è un’opera di Lisippo e rappresenta Ercole in un momento di stanchezza. Ciò lo si capisce dal suo braccio appoggiato alla clava e dall’aspetto del suo volto. Il Toro farnese rappresenta la vendetta dei figli di Antiope nei confronti di una donna che aveva trattato male la loro madre. La punizione consisteva nel legare la donna al toro e di farla trascinare. Antiope rappresentata con la sua lancia, fa parte del gruppo scultoreo e assiste alla scena godendosi lo spettacolo. Bellissime anche le statue di Doriforo e Afrodite. Doriforo in particolare è un’opera di Policleto ed è rappresentata con la tecnica del chiasmo, con il braccio ed il ginocchio sinistro piegati e il braccio destro teso lungo il fianco. Ancora abbiamo visto la statua di Agrippina, madre dell’imperatore Nerone, rappresentata in posizione seduta e vestita con una tunica chiamata chitone. La guida ci ha ricordato che Agrippina venne uccisa da Nerone stesso per volontà di sua moglie. Altre statue presenti nella collezione rappresentano imperatori e quelli rappresentati con la barba amavano la filosofia. Al termine della visita della collezione farnese siamo giunti alla sala dei mosaici, dove si una grande parete è stato sistemato il mosaico che rappresenta la battaglia di Isso, che vede protagonista il re macedone Alessandro Magno. Il re è a cavallo del mitico Bucefalo mentre sconfigge Dario il re di Persia. Questo mosaico un tempo era il pavimento di una villa privata e poiché alcune parti sono andate distrutte, al museo è presente una piccola ricostruzione dell’intero mosaico. Dopo tutto ciò abbiamo visitato la Sala della Meridiana; La Meridiana è un orologio che sfrutta la luce del sole: a mezzogiorno la Meridiana è illuminata da un fascio di luce che proviene da un foro che si trova in alto a destra della sala. Abbiamo poi visto una sala in cui sono custoditi tantissimi oggetti in vetro ed in avorio molti dei quali sono stati ritrovati a seguito degli scavi delle città di Pompei e di Ercolano. Si tratta di oggetti di rara bellezza e raffinatezza. Infine abbiamo visto il grande plastico che riproduce la città di Pompei emersa dagli scavi archeologici. Dopo un breve ristoro abbiamo fatto ritorno a scuola ed eravamo molto soddisfatti per questa esperienza tanto interessante quanto coinvolgente al museo più famoso della nostra città. È un posto in cui tornare sicuramente molte altre volte, per arricchire la nostra cultura e per ricordare il nostro passato.