Autrice
Francesca Gagliardi, 2°C
Scuola secondaria di primo grado “S. G. Bosco – A. Manzoni” , Toritto (Ba)
Il giorno 11 febbraio 2019 con la nostra professoressa Nicoletta Falcicchio siamo andati nell’auditorium della nostra scuola per guardare insieme alle altre classi un film sulla shoa, intitolato: MONSIEUR BATIGNOLE, ed è un film di lingua francese. Questo film è del 2002 ed è stato prodotto in Francia,più precisamente a Parigi. I personaggi principali sono Edmond Batignole, interpretato da Gérard Jugnot, Simon Bernstein interpretato da Jules Sitruk Margherita, moglie di Batignole interpretata da Michèle Garcia, MIcheline, la figlia di Batignole interpretata da Alexia Portal e Pierre Jean interpretato da Jean-Paul Rouve.
Nel 1942 ed Edmond Batignole è un rosticcere che, durante l’occupazione tedesca in Francia, cerca di evitare di prendere posizione e curandosi solo ed esclusivamente del suo lavoro e dei suoi affari. Un giorno come tanti, però, una famiglia comune di ebrei vengono subito arrestati e deportati in Germania.
Margherita chiede a Pierre, dato che lui era un collaborazionista tedesco, di chiedere alle autorità tedesche se potevano affittare il loro appartamento (dato che quello della famiglia Bernstein era molto più grande del loro). Edmond per questo è a disagio, ma non vuole contraddire la moglie .Dopo essersi appena trasferiti, Edmond, la moglie,la figlia Micheline e Pierre danno una festa con tutti gli ufficiali tedeschi e preparano un grande buffet. Dopo qualche ora, uno dei bambini della famiglia Bernstein, Simon che è
riuscito a fuggire, si presenta alla nuova casa di Edmond. Edmond all’inizio vuole cacciarlo, ma poi vuole salvarlo e quindi lo porta in cantina, dove poi si aggiungono altre due bambine, Sara e Giulia Cohen, due cugine di Simon anche loro fuggite dalla deportazione in Germania. Alla fine Edmond decide di voler Salvare i tre ragazzini e quindi decide di affrontare con un coraggio insospettabile le SS. Fortunatamente riesce a trovare i soldi per organizzare la fuga con i tre bambini verso la Svizzera, ma Pierre li scopre e minaccia di denunciarlo alle SS. Edmond non ha altra scelta senò quella di ucciderlo. Lo uccide, dà dei soldi alla figlia Micheline e alla moglie benché possano fuggire il più lontano possibile e scappa con i tre bambini in treno per raggiungere la frontiera svizzera. Anche se Micheline era fidanzata con Pierre, approva le azioni del padre e scappa via con la mamma. Riescono ad eludere i controlli ed arrivano in una fattoria vicino al
confine, dove vengono ospitati da Irene, il cui marito è un prigioniero di guerra. Però qui possono essere scoperti e arrestati per la sbadataggine di Simone e di Martin, il figlio di Irene geloso dell’attenzione della madre verso Edmond. Però riescono comunque a fuggire dai tedeschi. Alla fine Edmond riesce a condurre i bambini alla frontiera svizzera. Al momento di salutare i tre bambini, anche Edmond decide di andare
insieme a loro , scegliendo così una vita meno conformista. Simon, Giulia e Sara si salveranno, ma purtroppo non rivedranno più le loro famiglie.
Allora…….questo film mi è piaciuto molto, anche perché parla più o meno della shoa, la cosa più brutta mai successa in tutto il mondo. All’inizio mi ha dato molto fastidio il fatto della denuncia contro i Bernstein, perché non si può denunciare una persona solamente perché è ebrea quindi non avrebbe senso ciò che hafatto Pierre. Riguardo Edmond, all’inizio del film non mi era piaciuto molto perché ha disprezzato tutta la
famiglia ebrea, ma poi, vedendo che ha provato molta compassione nel giovane Simon e nelle sue due cugine, ho pensato che aveva fatto un gesto molto bello……. Un gesto che sembrava volesse dire di aiutare qualcuno quando ne ha bisogno e di ospitarlo ogni volta che non sa dove andare.