//Violenza sulle donne

Violenza sulle donne

di | 2019-04-01T17:19:41+02:00 1-4-2019 17:19|Alboscuole|0 Commenti
di Teresa Scutiero 2^A In questi giorni, a scuola, con i compagni e la professoressa Stanzione, stiamo discutendo della violenza sulle donne. Si è anche tenuto un incontro, per parlarne. Tra i tanti testi letti,uno mi ha ,maggiormente colpito “L’ 8 marzo in burqua”, riporta le impressioni ,le sensazioni e i sentimenti di una giornalista che indossa per poche ore il velo islamico. Io concordo con quello che ha detto nel testo la giornalista, perché nessuna donna deve vedere la propria dignità sotto i piedi. Ogni donna è libera e non deve sentirsi sempre goffa e inappropriata quando si muove o parla! Il burqa non rappresenta un abito tradizionale, ma una vera e propria prigione che non permette di vivere! Il burqa, come dice la giornalista, è qualcosa che lacera l’anima e non fa vivere. A volte vorrei tanto indossarlo per un po’, semplicemente per capire come ci si sta dentro. Credo che sia un sentimento amaro e buio, anche perché nel burqa non entra la luce del sole, e come fa una persona a vivere senza luce ? “La donna fu creata da una costola di Adamo per essere uguale a lui, non per essere calpestata”, diceva il Biblico libro della Genesi, riguardo la creazione. Purtroppo, con il tempo il mondo femminile è stato più e più volte offeso dalla malvagità maschile. Le donne non potevano votare nell’età antica solo nel 1946 hanno ottenuto la possibilità di esprimere la loro preferenza politica in Italia. Ironia, battute e offese sono solo pochi degli ingredienti della ricetta della discriminazione. Molte di loro vengono offese per una minigonna, subiscono bullismo per le mancate prove di forza, o per la poca abilità alla guida. Ma c’è chi come come Mrs Pankhurst (la cosidetta Mary Poppins) che fondò il movimento delle “Suffragettes”, si oppone e vuole cambiare la società. Questa donna ha subito anni di carcere in Inghilterra e, dopo tanta fatica, ha consentito il voto alle donne, nel 1928, facendo fare un passo avanti alla campagna per i diritti umani. Un altro fattore che ha sminuito questi progressi è il fatto che non tutti i Paesi del mondo possiedono tali roccaforti di libertà. Basti pensare all’Arabia Saudita, dove fino a tempo fa la donna non poteva guidare e non poteva uscire di casa senza un uomo al suo fianco, che di romantico ha poco. Ma questo accade ancora oggi in molti Paesi. Inoltre è toccante la storia di una ragazza che io considero una grande donna, oggi nota al mondo per il suo coraggio. Malala voleva soltanto andare a scuola e imparare, come gli altri bambini facevano, ma purtroppo in Pakistan non era possibile, così la sua apertura mentale fu ricambiata con il colpo di pistola di un uomo cattivo. Ad oggi è l’emblema della lotta della discriminazione ed è la più giovane vincitrice del Premio Nobel per la pace. Per fortuna oggi la rivoluzione della donna è evidente in ogni campo. Non esistono più professioni prettamente maschili, ma possono essere svolte anche da donne. Inoltre nella società di oggi la donna è considerata più sveglia e audace. A scuola sono le femmine che hanno una media migliore. Al lavoro si dimostrano più attente al dettaglio. Siamo negli anni 2000 e tante conquiste al femminile sono solo delle date scritte sulla carta. Nella società di oggi, essere donna è sicuramente migliore rispetto al passato. Ancora oggi, sui posti di lavoro, un imprenditore predilige un maschio rispetto ad una femmina, perché non è considerata capace “di fare”. O ancora, se una donna fa carriera ed arriva ad assumere incarichi dirigenziali, viene sottoposta a pettegolezzi che ne mettono in dubbio le capacità e portano a compromessi.  Le donne sono anche nell’occhio del ciclone per abusi sessuali e violenze fisiche ma anche psicologiche che ricevono, e troppo spesso diventano protagoniste di cronaca nera (femminicidio). In alcune parti del mondo, inoltre, ci sono donne ancora proprietà dei maschi che sono costrette a matrimoni forzati, che tolgono loro la felicità. Inevitabilmente, questi fatti che ancora girano nell’odierna società neutralizzano il fascino della donna. La donna non è un oggetto da usare e poi buttare via! La donna non deve sentirsi inferiore all’uomo, e sottomettersi a lui! Le donne che subiscono violenza devono testimoniarlo, non tenerlo dentro come un segreto, perché questo non è un segreto ma un incubo. Il silenzio uccide. Nessuna donna ha il diritto di essere sfruttata, maltrattata, considerata inutile e offesa. Pertanto non ci resta aspettare il giorno in cui la donna sarà trattata da tutti con i guanti di velluto,  senza costringerla a sfoderare gli artigli per difendere i propri diritti. Infine voglio concludere questo articolo dicendo che l’AMORE per la vita vincerà sempre su tutto, l’ignoranza soccomberà  sempre all’intelligenza e l’uguaglianza sarà viva, costante ed eterna!