È questo il progetto che sta sviluppando la scuola di Cataldo. Infanzia e primaria
stanno lavorando insieme per comprendere e apprezzare le coltivazioni senza pesticidi e intensive
concimazioni. L’humus, il compost, l’utilità dei lombrichi, le fertilizzazioni naturali sono tutto un processo di
lavorazione del terreno che hanno ricadute positive sulla salute dell’uomo. Che cos’è il Bio? È questo
dunque il filo conduttore dell’attività laboratoriale che stanno stendendo le maestre Mirella Marano ed
Emilia Ruggiero dell’Infanzia e le insegnanti della primaria Mariarosaria Fabbricatore in collaborazione con
Maria Maio. Prezioso è anche il contributo dei collaboratori Gino Eugiorgio e Severina Puzzo che
contribuiscono ad arricchire con esperienza le diverse attività laboratoriali. Soddisfazione è stata espressa
dalla dirigente Emilia Imbrogno per questa attività utile e molto formativa. Gli ampi spazi incolti intorno
all’edificio scolastico stanno lentamente cambiando volto, arricchendosi di piante officinali, di odori, e
sapori. I bambini praticamente prendono parte alle attività, diventando protagonisti del programma
istruttivo che si concluderà a giugno, potendo anche così osservare le varie trasformazioni a seconda anche
delle stagioni e delle temperature. In classe intanto si stanno attuando degli approfondimenti partendo
dall’idea che il coltivare è l’azione più antica al mondo, e che ha permesso la sopravvivenza dell’uomo
offrendo una diversificazione alimentare. “Coltivare il terreno a scuola significa coltivare anche i saperi,
favorendo pure lo sviluppo della manualità – spiegano le insegnanti – creando anche un rapporto affettivo
con l’ambiente e con il cibo, si percorrerà anche una filiera agro-alimentare partendo dalle conoscenze base
delle attività agricole”. Le docenti hanno preparato anche l’assaggio dell’olio sul pane abbrustolito per
riscoprire i sapori antichi e genuini. Sono in programma altre attività di riscoperta dei cibi per degustare ciò
che il sacrificio dell’uomo riesce ad ottenere dalla generosa e amorevole terra.
Articolo curato dal docente Claudio Cortese, IC Fagnano Castello-Mongrassano CS
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