Matera, città incantevole!
Città eterna e centro di vita dalla Preistoria fino ai giorni nostri, Matera rappresenta uno dei più antichi insediamenti urbani al mondo, un gioiello del meridione dal valore inestimabile, che ha vinto la sua lotta contro il tempo, divenendo Patrimonio Mondiale dell’ Umanità per l’Unesco e Capitale Europea della cultura nel 2019. Questa serie di pregi hanno incuriosito noi ragazzi delle classi 3^H, 3^D e 3^E dell’ Istituto Comprensivo “D’ Azeglio-De Nittis”, portandoci a scegliere come meta della nostra ultima gita scolastica proprio l’incantevole “Città dei Sassi”. Essa assume questo nome dai caratteristici e antichissimi rioni scavati nella calcarenite del Sasso Caveoso e del Sasso Barisano, prime tappe della nostra visita, svoltasi il giorno venerdì 17 maggio. I due rioni si affacciano a strapiombo sul torrente Gravina, un breve corso d’ acqua che, scavando costantemente nel terreno, ha creato quello che spesso viene paragonato a un Canyon naturale. Ad aver facilitato lo stanziamento dell’ uomo è stata la tipica roccia del territorio, il tufo, che ha consentito ai materani, nel corso dei millenni, di modellare e creare abitazioni e chiese, oltre che a creare un complesso sistema di conservazione delle acque. Nonostante la loro grande capacità di adattamento, gli abitanti di questo centro hanno da sempre vissuto in una condizione di estrema povertà, tanto che Togliatti definì Matera “Vergogna Nazionale”. La riqualificazione del territorio, iniziata nel 1993, ha costituito un vero riscatto sociale, portando la città dalla miseria alla rinascita. Dopo una golosa pausa pranzo in un ristorante del luogo, siamo rimasti senza fiato di fronte al fascino della temporanea mostra surrealista del grande Salvador Dalì, dal titolo: “La persistenza degli opposti”. L’ accattivante percorso espositivo realizzato nel complesso rupestre di Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci, è suddiviso in quattro aree tematiche: il Tempo, gli Involucri, la Religione e le Metamorfosi. Abbiamo assistito, così, alla contrapposizione di due universi: quello della realtà pura e quello del mondo onirico. Mi sono accorta che il vero pregio di questo breve viaggio è stato l’accostamento tra l’ antico, rappresentato dalla zona storica della nostra meta e il moderno, incarnato nelle opere scultoree di Dalì. Ritengo, dunque, che sarà questa giornata a rappresentare uno dei ricordi più gioiosi e interessanti dei tre anni che si avvicinano alla loro conclusione. Sarà la felicità di questi momenti fotografati dalla mia memoria senza la possibilità di essere cancellati, a far scomparire il rimpianto degli anni trascorsi nella scuola media.Monica Cavaliere 3H