//Versi diversi…l’angolo della poesia

Versi diversi…l’angolo della poesia

di | 2019-06-26T19:37:10+02:00 26-6-2019 19:37|Alboscuole|0 Commenti

SUONI D’AMORE

Come la pioggia che bagna, fradicio, il mio cuore, pieno di sogni e di desideri, che svaniscono nel bianco.

Nel bianco cupo di nebbia fitta, nel grigio vento che forte soffia, nel ner di notte che non sta zitta ed io nel centro, in questa via.

Una strada, una sola, e tante direzioni non spetta a me decidere le destinazioni, a me basta solo partire, per immergermi nei viaggi della vita, per distruggermi.

Amo la vita come grande è il mio cuore che da solo, in silenzio, scrive suoni d’amore.

NOSTALGIA Voglia pazza di andare via lontano da tutti, da tutto e da te senza conoscere né me e né il perché di una vasta e così grande frenesia.

Ma alla sera un brivido ti assale un senso strano di malinconia, sarà forse un pizzico di nostalgia uno stato d’animo attuale.

NON C’È PIÙ Scriverei le rime più belle al mondo se in questa terra regnasse pace, ma non vedo più le luci accese di case in cerchio, illuminate.

Non c’è più gente che si ama, non c’è più amore che si chiama. Forse è il mondo che divide, non so, ma non sorride.

Crudele sta diventando la realtà, dovremmo essere più forti e preparati, affrontando le cose con lealtà. Dovremmo ritenerci ancora fortunati.

GLI OCCHI DI MIA NONNA

Sono nato con la voglia di conoscere per vivere la donna che mi ama più d’ogni altra, e sono qui per imparare ad amare senza sapere che il mondo è bello anche senza nessun’altra.

E se guardo in lei c’è il suo passato, vissuto e assaporato dai mille dispiaceri che la vita le ha riservato quando tu ancora non c’eri.

Non può che mostrarti il suo sorriso e dirti che accanto a te lei ci sarà. Perché lei sta bene solo se vedrà il tuo viso che a qualcuno sognare farà.

Sembra che la tua vita sia tra le sue mani, come del resto quei due innamorati, che per andare lontani hanno entrambi bisogno di essere amati.

Come una casa sorretta da una forte colonna, non riesco a separarmi dagli occhi di mia nonna.

Mario Pio Coccimiglio

classe IV E