di Raffaele Vallone. – Il 25 marzo scelto come giornata nazionale per il DanteDì coincide anche con quella della nascita della città di Venezia. I festeggiamenti di quest’anno purtroppo vedono la città lagunare immersa in uno scenario molto diverso e insolito a causa dell’epidemia da SARS-Cov-2 perché i suoi simboli, noti in tutto il mondo quali, Piazza San Marco e la Basilica, che tradizionalmente annoveravano il pullulare di visitatori provenienti da ogni parte del mondo, sono stati completamente deserti. I festeggiamenti sono stati perciò estesi fino al 2022 confidando che presto il contagio possa essere fermato con il piano vaccinale già in atto. La scelta della celebrazione della sua nascita, nella data del 25 marzo, come giorno convenzionale e ufficiale della sua fondazione, è avvenuta nel 421 come risulta nelle iscrizioni di documenti e leggende sul Chronicon Altinate dell’XI secolo. Il programma dei festeggiamenti ha avuto inizio alle ore 11:00 con la Santa Messa celebrata dal Patriarca Francesco Moragia, poiché coincidente con la solennità dell’Annunciazione, che, per evitare gli assembramenti, è stata trasmessa in streaming. Alle ore 12:00 tutte le campane hanno suonato in sincrono per commemorare l’evento storico. Nel pomeriggio alle ore 18:30 la RAI ha mandato in onda uno speciale servizio di immagini e musiche come tributo alla Città d’Arte per ricordare il suo illustre passato ma anche come proiezione verso un proficuo futuro. La medesima cosa è stata prospettata anche dal Presidente della Regione Luca Zaia in un suo intervento. Il Consigliere Comunale Andrea Zanoni ha evidenziato che è necessario salvaguardare la Città dai rischi ambientali legati ai cambiamenti climatici per perpetuare la sua salvezza dalle acque in futuro. La rettrice dell’Università Ca’ Foscari Tiziana Lippiello ha ribadito l’importanza dell’apertura della città verso tutto il mondo e che è fondamentale avere la cultura come mezzo di interscambio intellettuale, politico ed economico. Proprio su questa rilevante tematica si basa il progetto di una spedizione che percorrerà le Vie della Seta dal’Asia a Venezia che vedrà il coinvolgimento di studenti e docenti universitari come partner del progetto ‘Silk Universities Network’ che prevede la loro visita della città appunto per rinnovare i festeggiamenti dei 1600 anni dalla sua nascita. Il legame di Venezia con il mondo Orientale e in particolare con la Cina è stato oggetto di un incontro in videoconferenza a cui hanno partecipato l’Assessore Massimiliano Martin con vari componenti della diplomazia, della cultura e della politica. L’onorevole Laura Fincato, che è stata Presidente del Comitato organizzatore veneziano “Suzhou Design Week”, ha rimarcato la grande importanza dei legami della città con la Cina che, con il trascorrere del tempo si sono consolidati e proprio su di essi viene auspicato di progettare un solido futuro, contando soprattutto sugli aiuti degli amici cinesi.