di Giusy Casillo- Tutti abbiamo sentito almeno una volta la frase: “Vedi Napoli e poi muori”. Ma quali sono le sue origini? Cosa significa veramente? A tal proposito meritano di essere raccontate due storie. La prima è una vera e propria favola che racconta di Raziella, una strega che viveva a Napoli e la cui potente magia era da tutti ritenuta oscura, ma così non era. Raziella in realtà aveva un cuore grande. In quell’epoca Napoli era la meta preferita di tutti coloro che soffrivano per amore, poiché la sua bellezza incantava loro a tal punto da far dimenticare tutte le pene, almeno per la durata del soggiorno. Purtroppo, però, il ricordo del loro amore perduto, anche se ben nascosto, era sempre lì, pronto a tornare e, infatti, quando arrivava il momento di ripartire, riaffiorava più doloroso che mai. Talvolta il dolore era così forte che li divorava fino alla morte. La strega, che da giovane aveva perso il suo grande amore, riusciva a sentire la sofferenza di quelle anime in pena, per questo, nel tentativo di guarirle, si era dedicata anima e corpo alla magia. Un giorno creò un intruglio rosso sangue in grado di far dimenticare i ricordi dolorosi del passato. Ne offriva un bicchiere a tutti quei forestieri sfortunati prima che ripartissero, in tal modo, magicamente, dimenticavano tutto. Era quasi come morire, per poi rinascere. Da qui la frase “Vedi Napoli e poi muori”, anche se, forse, sarebbe più giusto dire: “Vedi Napoli, poi muori…e poi rinasci!”La seconda storia ci conduce allo scrittore, poeta e drammaturgo tedesco Johan Wolfgang van Goethe. Non tutti, infatti, sanno che la famosa frase, altro non è che la traduzione di “Siehe Neapel und stirb”, scritta dal poeta nella lettera del 2 marzo 1787 nella sua opera” Viaggio in Italia”. Nella frase il poeta provò a racchiudere tutto ciò che di Napoli aveva amato, durante un suo viaggio. La città partenopea gli conquistò il cuore per il suo fascino e per il calore del suo popolo, capace di godere di tutte le piccole gioie della vita. Napoli contribuì a cambiare il suo modo di concepire e di vivere la vita. Dunque, a chiunque la ascolti, la frase “Vedi Napoli e poi muori ” confida che, dopo aver visto Napoli e, soprattutto, dopo averla vissuta, non c’è bisogno di vedere null’altro, tante sono le emozioni che la città offre e che invadono l’animo e i pensieri di tutti. Ed è da qui che nasce un nuovo universo di emozioni, racchiuse in un unico termine coniato solo per la nostra città: la “napolitudine”: una strana malinconia, unita ad una dolce nostalgia e ad una lacrima di gioia, tutte emozioni descritte dai turisti e dagli stessi napoletani nel momento in cui si allontanano dal golfo di Napoli, una sensazione che trafigge mente, cuore e anima.