Il 27 maggio, le classi del triennio del Liceo Scientifico dell’I.S.Nifo, accompagnati dai professori: Rosanna Ragona, Luigia Lepore, Emanuele Sardiello, Angelantonio Marcello e dall’assistente tecnica Angela Passaretti, hanno avuto l’occasione di visitare i prestigiosi laboratori di fisica nucleare di Frascati in provincia di Roma. Gli studenti, dalle prime ore dell’alba, si sono radunati in piazza “Luigi Toro” per partire verso l’entusiasmante attività didattica. Il primo punto dell’itinerario è stato l’acceleratore di particelle DAΦNE (Dafne). |
La tradizione di Frascati nel campo degli anelli di accumulazione è proseguita, ed è oggi più viva che mai grazie a DAΦNE, un moderno acceleratore appartenente alla generazione dei collider denominati factories. Con tale nome si indicano macchine relativamente compatte che esplorano la frontiera dell’alta luminosità che misura la quantità delle collisioni prodotte. DAΦNE è il miglior collisore di bassa/media energia mai costruito in termini di luminosità prodotta e intensità delle correnti accumulate. Per poter servire la sua vasta ed esigente comunità di fisici sperimentali, DAΦNE ha dovuto affrontare una grande quantità di sfide tecnologiche. L’alta luminosità necessaria può essere ottenuta solo con l’uso di fasci molto densi e intensi, che sono soggetti a diverse forme di instabilità che devono essere prevenute attraverso un progetto accurato di ogni componente e curate mediante potenti e sofisticati sistemi di controllo. Un innovativo e originale schema di collisione denominato crab waist, è stato proposto nel 2006 e sperimentato con successo a DAΦNE per ridurre gli effetti delle perturbazioni indotte dall’interazione elettromagnetica tra i fasci. Il crab waist rappresenta un contributo rilevante all’avanzamento della fisica dei collisori circolari ed è stato adottato da molti acceleratori attualmente in fase di progetto o di costruzione in Giappone (SuperKEKB B-factory), in Russia (SuperC-Tau factory), al CERN (Future Circular Collider FCC-ee) e in Cina (Higgs Factory CEPC) |
Gli allievi dello scientifico hanno avuto l’opportunità di conoscere lo scopo e il funzionamento del collisore attraverso una spiegazione interattiva ricca di interventi da parte degli alunni. Attualmente, DAFNE fornisce dati all’esperimento KLOE-2 che usufruisce del rivelatore KLOE, altra tappa della visita. Il rivelatore è in grado di svelare le simmetrie del mondo subatomico e potrebbe spiegare poiché l’Universo è fatto di materia e non di antimateria. |
La giornata è stata anche arricchita da una serie di conferenze tenute da esperti del settore. La prima delle quali ha lasciato tutti a bocca aperta: difatti, i partecipanti hanno avuto l’onore di ascoltare le esperienze di Umberto Guidoni, astronauta, europarlamentare, nonché primo europeo ad aver visitato la Stazione Spaziale Interazionale. La conferenza non ha trattato esclusivamente delle vicende personali di Guidoni, ma anche delle future missioni in programma come i viaggi su Marte e ha dato una panoramica storica sui viaggi spaziali. |
Il secondo incontro della giornata, presieduto da Guido Tonelli, ha affrontato il tempo nella fisica contemporanea, aprendo importanti spunti di riflessione. Difatti, il professore ha confutato una concezione molto diffusa, introdotta da Newton, ovvero il tempo assoluto. In realtà, la teoria della relatività ha completamente sconvolto la definizione di tempo in quanto è in grado di dilatarsi in prossimità di corpi molto grandi o nel caso di velocità paragonabili a quella della luce. |
Infine, in una sala colma di spettatori gli alunni hanno potuto confrontarsi con il professore Schettini, noto per la sua presenza nel mondo di Internet e meglio conosciuto dai ragazzi come “La fisica che ci piace”. |
Gli OpenLabs si sono rivelati un’esperienza indimenticabile che ha permesso agli studenti di immergersi nel mondo della fisica con esperti del settore. Gli incontri hanno fornito nuove prospettive e hanno stimolato i ragazzi alla conoscenza e alla ricerca scientifica. |
di Ludovica Di Marco – 4^C –