di Asia Capone-
Ansiosa, eccitata, con il cuore a mille, ma nello stesso tempo curiosa e interessata a scoprire nuove cose, mi sono recata a Bari presso il Teatro Margherita per assistere, insieme ai miei compagni delle classi seconde della scuola “A. Galateo”, alla mostra “REAL BODIES EXPERIENCE”, uno spettacolo scientifico-culturale unico al mondo. Qui abbiamo avuto l’opportunità di osservare corpi umani veri, plastilizzati. Sì, avete capito bene. VERI!
A guidarci è stata Flavia, una ragazza che frequenta il quarto anno di Medicina, che, oltre ad essere stata disponibilissima e gentile, mi ha colpito molto per la semplicità con cui ha spiegato argomenti complessi per noi ragazzi di 12 anni. La mostra è organizzata in varie stanze, divise in sezioni; la prima riguardava il sistema scheletrico, la seconda l’apparato locomotore e l’apparato digerente e la terza gli apparati riproduttivi. In questa stanza troneggiavano due corpi che si baciavano e, seppure fossero disidratati, abbellivano l’ambiente con quel gesto ricco di significato. Infine, l’ultima sezione conteneva teche con il sistema nervoso centrale e periferico e includeva tutta una serie di dipendenze a cui il sistema nervoso può andare incontro se si fa uso di droghe, alcool o altre sostanze dannose per l’organismo.
Flavia ha spiegato che questi corpi erano stati donati dal mondo asiatico e che sono stati trattati chimicamente con formalina e prodotti siliconici per conservare organi e tessuti; in questo modo i corpi sono diventati uno strumento per lo studio scientifico dell’anatomia, partendo proprio dall’osservazione diretta del nostro corpo e di ciò che si nasconde al suo interno. Questa tecnica di conservazione, detta PLASTILIZZAZIONE, così come donare un corpo, non è consentito dalla legge.
Flavia, oltre a spiegare e riassumere in modo chiaro e semplice tutte le informazioni, ha arricchito la lezione con quiz e indovinelli molto coinvolgenti.
Ho provato delle emozioni davvero molto forti e scoperto attraverso i visori 3D un sacco di informazioni sul corpo umano che non avrei mai immaginato. E’ stata un’uscita diversa, unica, un bellissimo ricordo e perciò voglio ringraziare la scuola per avermi dato questa occasione e chissà se un giorno queste emozioni uniche mi torneranno in mente quando studierò anch’io medicina.