Di Martina Pecorella – Dal 23 al 26 Maggio, circa 373 milioni di elettori si recheranno alle urne per eleggere i 751 membri del Parlamento Europeo, giunto alla sua nona legislatura. Ma a quando risalgono le prime elezioni? Dobbiamo fare un passo indietro di 40 anni fino al 1979, anno in cui si celebrarono le prime consultazioni dirette che permisero ai cittadini degli stati membri di votare  i propri candidati,e, da allora, le elezioni si tengono ogni cinque anni. Molti giovani si appresteranno a votare per la prima volta e ciò significa investire sul nostro futuro e su quello di chi ci circonda, perché il futuro è nelle nostre mani. La votazione rappresenta,infatti, un momento di scelta consapevole, l’occasione per farsi valere, per esprimere le proprie idee e per provare a cambiare qualcosa. Democrazia è partecipazione. Queste elezioni saranno sicuramente più “green”, difatti in tutti i programmi dei candidati è presente il tema dell’ambiente e della sua tutela. In questo contesto ha fatto parlare molto di sé la giovane attivista svedese Greta  Thunberg  che, recandosi alla sede del Parlamento Europeo, ha pronunciato un monito nel quale si prefigge l’obiettivo di “portare un messaggio e parlare a nome dei giovani che condividono la mia preoccupazione per i cambiamenti climatici e la crisi ecologica”. Sappiamo,invece, cosa sta succedendo nel territorio trapanese? In ogni strada della città,infatti, sono affissi volantini riguardanti la petizione “#sevolovoto”; ma di cosa si tratta esattamente? Tale petizione nasce dalla delusione della chiusura dell’aeroporto di Trapani Birgi, che ha spinto i cittadini a prendere provvedimenti, minacciando così di non recarsi alla prossima (e imminente) consultazione elettorale che coincide, appunto, con le elezioni europee. Tale situazione sicuramente incrementerà il fenomeno dell’astensionismo, già particolarmente diffuso nella nostra provincia. Staremo a vedere. Ormai manca pochissimo.