Con l’introduzione della nuova prova di matematica e fisica per la maturità del Liceo scientifico, è entrata in scena la calcolatrice grafica no CAS (no calcolo simbolico), ammessa agli esami dal mese di giugno 2017. |
Questo strumento, a differenza delle classiche calcolatrici, permette la costruzione di grafici e costituisce un aiuto non indifferente per lo studente, dal momento che, la maggior parte delle volte, l’esame è incentrato sullo studio di una funzione. |
Configurare quest’ultima sul display della calcolatrice conferisce una sicurezza maggiore e permette di effettuare un’ulteriore verifica qualora ci siano dei dubbi. |
Punti di massimo, di minimo, di flesso, rette tangenti alla curva, intersezioni con gli assi cartesiani non costituiscono più un mucchio di calcoli, perché basta inserire i valori iniziali e si ottiene istantaneamente il risultato, sia analitico che grafico. |
Per far acquisire familiarità a noi alunni con la calcolatrice grafica, la nostra scuola ha pensato bene di organizzare un corso formativo tenuto da alcuni docenti di matematica e fisica di Napoli. Sono stati scelti 2-3 studenti per ogni classe quarta e quinta dell’Istituto e la calcolatrice utilizzata come modello è stata la Casio fx-cg50, con un costo al pubblico che oscilla tra gli 100 e i 120€ circa (gli insegnanti possono fruire di uno sconto del 45%). |
Il costo non è irrisorio e per questo si stava pensando di mettere a disposizione degli alunni le calcolatrici possedute dalla scuola, le quali, durante il corso di formazione, sono state aggiornate attraverso l’installazione dello stesso software della fx-cg50. |
Ogni alunno potrebbe prendere in prestito le calcolatrici scolastiche, firmando su un registro appositamente impiegato per annotare i ritiri e le restituzioni delle stesse. Sarebbe sicuramente, inoltre, un punto a favore dei ragazzi che vogliono cimentarsi nell’utilizzo, che in un primo momento potrebbe sembrare alquanto complesso. Infatti il numero delle funzioni della calcolatrice grafica è nettamente superiore rispetto a quelle di una calcolatrice classica e, proprio per questo motivo, il menù viene diviso in diverse sezioni, tutte contraddistinte da un colore. Il dispositivo consente la costruzione di grafici bidimensionali, tridimensionali, calcolo differenziale e integrale, conversione di unità di misura, risoluzione di sistemi di equazioni lineari, risoluzione di equazioni polinomiali e molto altro. |
Ciò che ha colpito maggiormente noi ragazzi è stato lo studio di una funzione partendo da un’immagine; ad esempio, disponendo di una foto che raffigura lo zampillo di una fontana, è possibile calcolare l’equazione della parabola definita dal getto d’acqua. |
L’interesse di ogni ragazzo durante il corso è rimasto sempre alto e tra un’icona e l’altra ci si divertiva ad esplorare il menù, fornito anche di una tavola periodica. |
Non sono mancati i dibattiti tra gli insegnanti, anche loro presenti al corso di formazione. C’è chi diceva che in assenza del procedimento di calcolo un docente potrebbe penalizzare l’alunno e chi invece sosteneva esattamente il contrario, sottolineando che le operazioni più semplici rubano il tempo necessario da dedicare alle strategie di risoluzione del problema d’esame. |
La calcolatrice, dunque, risulta essere sicuramente un grande aiuto se si possiede familiarità con essa. |
È possibile constatare come, con il passare degli anni, le esigenze cambino e professori, che hanno sostenuto un esame durante il quale la calcolatrice era assolutamente vietata, si ritrovano ad avere alunni maturandi pronti a rispondere a richieste decisamente diverse, se non totalmente opposte. |
di Anna De Fusco – 5^B –