Era il mio primo anno a Hogwarts. Mi misero in Tassorosso, una delle quattro casate,e no… non sono patetici.
Un giorno, quando andai a lezione di Difesa contro le Arti Oscure, sentii una strana sensazione: sentivo come se qualcuno o qualcosa mi toccasse; immaginai fosse del vento che mi faceva venire i brividi, ma mi accorsi che non era solo un brivido di freddo perché lo sentivo sempre quando entravo in quell’aula. Era come se volesse che lo ascoltassi e lo seguissi.
Così un giorno mi decisi e lo seguii. Mi portò in un luogo strano, tipo una casa abbandonata e si fece vedere: era una ragazza, anche bella direi. Aveva gli occhi celesti-grigi, i capelli biondi-bianchi, una corporatura snella e indossava un abito da sposa.
Si presentò dicendo: “Ciao, sono Napidora, un fantasma che in pochi conoscono perché non mi manifesto a chiunque… solo a chi ne ha bisogno”. Io a quelle parole era meravigliata e provai quasi ad abbracciarla! Poi mi resi conto che ci passavo attraverso! Ma non capita mica tutti i giorni vedere un fantasma che ti dice che hai bisogno di lei! Subito dopo mi presentai: ”Io sono Luna, piacere di conoscerti”.
E lei rispose con: ”Piacere mio”; poi chiesi: ”Che tipo di bisogno?”. Fece un cenno con la testa verso la foresta proibita e poi disse: ”Attrai le forze della natura in senso buono, ma hai bisogno di una guida: me. Diventeremo buone amiche, promesso.”
Ero felice e risposi: ”Ti ascolterò” e lei prima di scomparire del tutto mi disse: ”Domani ore 15:00 in camerata”. Trascorsi il resto del pomeriggio tranquillo e a sera andai a letto.
La mattina seguente ero agitatissima e, quando scoccarono le 15:00… che ansia avevo! La vidi di nuovo e mi disse: “Buon pomeriggio, sei stata puntuale vedo. Bene, oggi ti spiego come funziona:
1.Devi conoscere tutti gli incantesimi, ti chiederà dello studio in più
2.Come hai fatto oggi, devi essere sempre puntuale
3.Mai farsi ingannare
Tutto chiaro?”
Risposi di sì.
Continuammo fino alla fine dell’anno a fare queste lezioni che mi sono servite per “attrarre la natura”, ma anche per andare meglio a scuola, infatti ero la più brava del primo anno.
Tutto tranquillo fino a quando un giorno di Giugno ci incontrammo e mi disse: ”Oggi non faremo lezione qui ma nella foresta; ricorda: qualunque cosa accade non ti preoccupare io ci sono, ma oggi segna il tuo destino quello per cui fai tutti questi sforzi”.
Non l’avevo mai sentita parlare così e per questo mi preoccupai. Mi portò nella foresta dove c’erano centauri, troll, draghi, fantasmi e creature di ogni genere che mi salutavano e mi auguravano “buona fortuna” o “in bocca al lupo”, ma non capii subito il perché. Facemmo un lungo giro nella foresta per arrivare in un’arena-labirinto dove dovetti sostenere una specie di esame: dovevo risolvere enigmi o fare incantesimi. Arrivai al traguardo dopo circa 2 ore piene e lì c’era un Napidora con una corona di fiori che mi disse: ”C’è l’hai fatta sono fiera di te” e me la mise in testa.
Si rivolse al popolo e pronunciò a gran voce: ”La vostra regina è qui”. Tutti si inginocchiarono verso di me e, rivolgendosi a me ,Napidora disse: ”Vedi, io sono il fantasma della foresta e fino a circa un minuto fa ero la regina di tutta la foresta. Dovevo passare la mia eredità a qualcuno e ho scelto te. Spero governerai con saggezza”.
A quelle parole sparì e nessuno la vide più.
Arrivò il mattino e mi ritrovai nel mio letto chiesi che cosa era successo se era vero che ero una regina, ma nessuno sapeva di cosa stavo parlando. Mi resi conto che era tutto un sogno; eppure io quel brivido lo sento ancora.
THE END
Anna Carla Prattichizzo