//UN’AVVENTURA MOLTO STRANA.

UN’AVVENTURA MOLTO STRANA.

di | 2024-05-29T21:37:57+02:00 29-5-2024 21:37|Alboscuole|0 Commenti
a cura di Nico Mario, Entjana, Islam – classe V/B – scuola Primaria – plesso Giovanni XXIII – Questo racconto è il prodotto finale di un lavoro progettato da una tirocinante studentessa del corso di laurea di Scienze della Formazione Primaria di Perugia. A partire da tre immagini, rappresentanti un personaggio, un luogo e un oggetto, gli alunni divisi in gruppi da tre hanno dovuto costruire un racconto che contenesse i tre elementi assegnati. Per permettere agli studenti di continuare a lavorare in gruppo anche da casa, la scrittura dei racconti è avvenuta tramite Documenti Google. Dopo la stesura del racconto ogni gruppo ha realizzato un disegno raffigurante una scena del racconto.
  Il re Augusto abitava in un castello, era una persona molto elegante, ordinata, simpatica e severa allo stesso tempo. Un giorno si svegliò e fece le solite cose: iniziò la giornata facendo colazione, si lavò e si guardò allo specchio. Visto che era da poco salito al trono, e quindi non conosceva bene il castello, vide che lo specchio aveva uno strano aspetto. Improvvisamente capì che si trattava di una porta. Quindi decise di conoscere la sua cittadina. Pensando quindi di visitarla, si mise ad esplorarla. Ad un certo punto decise di rientrare, prendendo la strada che portava al suo castello. Invece di esso, però, trovò una casa molto moderna e subito pensò che si trattasse di uno scherzo. Infuriato di ciò andò a casa del giudice di corte: una persona rispettosa, giovane, con gli occhi azzurri e i capelli biondi, ma invece di trovare il giudice trovò un lupo spietato con occhi blu e pelo grigio scuro. Quest’ultimo insospettito chiese al re chi era. Il re innervosito rispose: “Come osi dire questo a me? Io ovviamente sono il re Augusto”. Il lupo gli rispose: “Mai sentito nominare, crede che io sia nato ieri. Qua il re è Vostra Lupissima altezza Lupo II”. Il re confuso se ne andò e vide che al lato opposto della città rispetto a dove era il suo castello se ne trovava un altro molto diverso. In quel momento capì che quella porta lo aveva portato in mondo parallelo e che non poteva più tornare indietro. Entrò dove in questo mondo era la sua casa e si mise a dormire. Questa era molto moderna: c’era dentro la sua camera una tv da 99 pollici, una scrivania fatta interamente di vetro, così come l’intera casa, nel soggiorno si poteva accedere ad un terrazzo. Il giorno dopo va a visitare il castello: davanti ad esso c’era un portone gigantesco protetto da due guardie, lupi anche loro. Augusto fece vedere il biglietto e lo fecero entrare. All’inizio del castello trovò un corridoio pieno di diamanti, statue come il Lupogiavellotto, dei quadri come la LupoLisa. Augusto vedendo ciò rimase a bocca aperta. Decise di andare al trono del re, i lupi si spaventarono e gridarono come un allarme: “Un umanoooo!”. A quel punto Augusto capì due cose: i lupi conoscevano il suo mondo e che non era molto apprezzato. Così visto che lo conoscevano decise di voler fare amicizia con loro e fargli capire che non voleva fare del male a nessuno, quindi spiegò le sue intenzioni e fece amicizia con il re Lupo II e con gli altri. Si salutarono e si diedero un appuntamento per il giorno dopo. Il lupo gli fece vedere un libro di pozioni e di leggende lupesche: il libro era molto vecchio e polveroso pieno di ragnatele ed era di colore marrone, scritto in lingua lupesca. Notarono una pagina che faceva proprio al caso loro. Gli ingredienti erano: denti di lupo, erba cipollina, pezzi di vetro, un po’ di terra e un oggetto del mondo del re Augusto e di quello del re Lupo II. Presero tutti gli ingredienti e li misero dentro un pentolone di oro massiccio largo tre metri e lungo uno e mezzo, li mischiarono ma non accadde niente. Quindi rilessero bene il libro tutti insieme e si accorsero di non avere visto un piccolo particolare, cioè che si doveva aspettare fino alla prossima luna piena che sarebbe capitata due settimane dopo. Nel frattempo, nell’aspettare questo evento, divennero veri amici. Ogni giorno si frequentarono, si consultarono e giocarono Arrivata la sera saliente mostrarono la pozione alla luna e si creò un portale gigantesco. Il lupo disse ad Augusto che gli resterà sempre accanto e che era stato un bravo amico. Ritornò a casa e si mise a dormire col pensiero che aveva trovato un amico speciale anche se stava molto molto molto lontano.