Ins. Laura Rendine
“Mi rifugio ancora in storie con un lieto fine illudendomi che un giorno anche io avrò la mia felicità.
Sono sempre stata brava a mentire a me stessa…. vedo i pezzi della mia misera autostima andare in frantumi ancora più piccoli e fini quando le persone lasciano vagare lo sguardo su di me con aria divertita, giudici severi e ingiusti. Perché c’è una differenza sostanziale tra me e i personaggi che ammiro. Loro sono intelligenti, a volte forti, a volte teneri, diversi e hanno tutti una qualità da ammirare. Nella realtà io non sono un personaggio dei fumetti. Non sono intelligente. Non sono atletica. Non sono simpatica né bella. Ma sono diversa.
Non diversa in quel modo che fa spalancare gli occhi dallo stupore e viene ammirato.
I miei compagni mi chiamano strana. Perché non faccio musicaly.
Perché sono intelligente ma non colta.
Perché non mi apro e sto sempre da sola.
Perché amo il silenzio in un mondo che non smette MAI di far rumore”.
Questo è uno stralcio di una pagina di diario di Paninabella, al secolo Antonella Diacono, una preadolescente barese.
Il chiassoso silenzio interiore e il frastuono esterno. Quanti Paninabella ci sono in giro?
I genitori di Antonella hanno istituito un premio letterario che la ricordasse attraverso storie di altri ragazzi pronti a misurarsi con se stessi, a raccontarsi senza paura ma con tanta sensibilità.
La premiazione per l’ edizione 2020-2021 è avvenuta a Bari il 25 ottobre 2021 ed è stata vinta, nella categoria letteraria per la scuola media, da una nostra studentessa che nel maggio scorso si è messa in gioco e si è raccontata.
“Quella nota invisibile chiamata sol” è il tema con cui Nicla ha dato lustro alla nostra scuola mostrando coraggio nel dire qualcosa di sé. Lei, però, invece di restare una nota stonata e sola, al contrario della triste storia di Paninabella, ha deciso di partire dal suo sentirsi “bloccata” per modificare la sua solitudine in una nuova nota che potesse creare armonia e sinfonia intorno a sé.
Complimenti a Nicla, esempio di maturità e sensibilità, doti di cui molti adolescenti sono dotati, ma che forse vengono vissute come note di diversità.
Il premio alla studentessa ha consentito alla nostra scuola di avere un premio di 500 euro in libri.