Ero sola in casa davanti alla tv, stava piovendo a dirotto c’erano anche certi fulmini accecanti.
Ad un certo punto della trasmissione si sentì bussare alla porta, io abbassai il volume della tv e andai a guardare fuori dalla finestra per vedere chi fosse.
C’era una macchina parcheggiata nel viale e un signore appostato alla porta.
Quello sembrava strano, indossava un impermeabile scuro e sporco di fango.
Un fulmine illuminò la sua mano destra per un secondo, c’era una lettera tra le sue dita.
Sembrava che ci fosse scritto sopra il mio nome, non ero sicura, come avevo detto la vidi per poco tempo.
Io non sapevo cosa fare, in preda al panico andai in cucina a prendere un coltello, non molto affilato.
Ritornai in salotto e appoggiai la faccia sulla porta per sentire se il signore fosse andato via.
Sentii il suo respiro affannoso.
Ero terrorizzata, mi scoppiò un mal di testa per la paura, il mio cuore batteva a una velocità pazzesca.
Mi sedetti sul divano con la tv accesa.
Iniziò il telegiornale, diceva di stare tutti a casa per lo spiacevole temporale.
Mi addormentai per un paio di ore, fui svegliata da un forte rumore che proveniva da fuori.
Spensi la tv e andai a vedere l’accaduto.
Lo strano signore aveva fatto un incidente con la macchina, era andato a sbattere contro un’altra vettura.
La polizia era arrivata, ero andata vicino al poliziotto che disse:- era una signora incinta aveva tra le mani un biglietto per te.
Presi il la lettera, e iniziai a leggerla:-
Cara nipotina, sono una tua zia di primo grado, non sono riuscita a incontrarti, mi dispiace di averti fatto aspettare così tanto.
Sono così contenta di incontrarti, sono incinta della tua cuginetta.
Il messaggio finiva così, tornai con le lacrime e il cuore spezzato.
Non avrei mai creduto che quel signore fosse mia zia.
Salì per le scale e mi misi a letto con il cuore infranto.
di Allegra De Pamphilis classe IG – Umberto I – Lanciano