Quest’anno, nei primi giorni di dicembre, i nostri insegnanti ci hanno comunicato che, prima delle vacanze di Natale, ci sarebbe stato un incontro con i bambini che frequentano l’ultimo anno di scuola primaria nel nostro istituto e che saranno i futuri alunni della scuola secondaria di primo grado nell’anno scolastico 2019-2020. Già negli anni precedenti tutte le classi erano state coinvolte nell’organizzazione della giornata dell’ accoglienza, naturalmente a vari livelli, in collaborazione con i docenti della scuola.
La nostra insegnante di lettere ci ha chiesto di intervenire, anche proponendo attività accattivanti, di gruppo e individuali. Noi della terza B, in un primo momento non abbiamo mostrato eccessivo entusiasmo, ma poi, riflettendoci, abbiamo accettato di partecipare a questa bellissima iniziativa, dato che anche noi avevamo vissuto la stessa esperienza al nostro ingresso circa 3 anni fa, ricordando positivamente il modo in cui eravamo stati accolti da alunni e professori in quella che, in seguito, sarebbe diventata la nostra nuova scuola. Quasi sicuramente è un modo che è stato escogitato per aiutare a scacciare dubbi e paure legate al cambiamento di luoghi, di persone, di discipline scolastiche……
Con questo spirito alcuni miei compagni ed io abbiamo accolto l’invito e, visto che questo è l’ultimo anno di scuola media, abbiamo anche deciso di partecipare a tutte le attività che la scuola organizza, nonostante la quantità di compiti che ci vengono assegnati. Da subito ci siamo impegnati, scegliendo attività ludiche da svolgere insieme ai ragazzini, sotto la guida di alcuni dei nostri docenti. Così il diciassette dicembre la nostra scuola è rimasta aperta nel pomeriggio, pronta ad accogliere tutti coloro che avessero aderito.
Ci siamo divisi in gruppi per proporre giochi di logica, di enigmistica, di abilità linguistiche e tecnico-manuali. Il mio ruolo, insieme agli altri miei compagni, sotto la coordinazione della “prof” di lettere, è stato quello di fare da “tutor” ai ragazzi, durante lo svolgimento delle attività da noi proposte. Abbiamo notato che i ragazzini erano parecchio “svegli” e per nulla intimiditi o emozionati dalla nuova situazione, molto di più di quanto lo fossimo noi alla loro età nella stessa situazione. In genere provengono dalle scuole primarie del capoluogo, di San Vito Marina, di Sant’Apollinare e Treglio, e sono intervenuti in tanti, tutti entusiasti di vivere questo percorso di crescita, in vista del nuovo traguardo scolastico.
Si sono mostrati interessati, curiosi di interagire e di affrontare i vari giochi, senza paura o ansia. Al termine della giornata dedicata “all’accoglienza”, ci siamo sentiti soddisfatti del lavoro svolto e dei risultati ottenuti, grati ai nostri docenti che ci hanno spinto a relazionarci con i futuri allievi delle prime classi.
Purtroppo rimpiangiamo il fatto che negli anni scorsi non abbiamo potuto partecipare al progetto che troviamo molto istruttivo, creativo ed utile; però speriamo di avere l’opportunità di poterlo continuare anche alle superiori.