In Italia sono circa 600.000 le persone malate di Alzheimer, con 80mila nuovi casi ogni anno. La malattia si sviluppa soprattutto tra i 75 e gli 85 anni. Si manifesta con perdita di memoria, incapacità di esprimersi, di comprendere, disorientamento nel tempo e nello spazio, difficoltà a compiere attività anche semplici come preparare un caffè. Si interviene con un trattamento farmacologico, vitamina E, integratori alimentari; con esercizi specifici per allenare la memoria, esercizio fisico regolare, aiuto nelle attività quotidiane. È molto utile la prevenzione attraverso una dieta equilibrata che tenga sotto controllo il colesterolo e i trigliceridi. Occorre evitare il fumo e svolgere una regolare attività fisica. Recentemente è stato approvato un farmaco di nome ADUCANUMAB: agisce sulla proteina dell’amiloide e può rallentare la progressione della malattia se somministrato in fase precoce. È il primo farmaco che agisce sulle cause della malattia invece che sui sintomi. Il farmaco potrà essere somministrato solo in presenza di amiloide nel cervello, rilevata con test specifici; e solo dopo l’approvazione dell’EMA (Agenzia Europea per i Medicinali) e dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Una delle mie nonne è stata colpita da questa malattia ed ha sofferto molto. Io le sono stata accanto in quei momenti; è stato difficile convivere con una situazione che ha suscitato in me molta tristezza e compassione, perché la mia era la nonna più gentile del mondo. È iniziato tutto una domenica mattina. Mia nonna, appena sveglia, non ricordava più nulla, neppure il proprio nome.
Secondo me è giusto fare prevenzione, per tutti.
Jessica Polignano (1^B) con Osvaldo
Fonti:
www.maratonaalzheimer.it/it/fondazione-maratona-alzheimer/la-malattia-di-alzheimer
https://lastatalenews.unimi.it/nuovo-farmaco-grado-migliorare-deficit-cognitivo-malattia-alzheimer