È da tanti anni, ormai, che tutti noi utilizziamo quotidianamente o per feste di compleanno o per altre occasioni piatti, bicchieri, cannucce e stoviglie in plastica. Ce ne sono di tutti i tipi, di forme, dimensioni e colori diversi, economici o costosi, ma tutti li utilizziamo per la loro praticità e perché ci fanno risparmiare tempo e fatica, dato che la loro caratteristica è “usa e getta”. Per questo siamo rimasti sorpresi dalla decisione, presa di recente dalla nostra amministrazione comunale, di vietare l’uso di questi oggetti in tutto il nostro territorio a partire dal primo gennaio 2019. È una decisione che ha fatto discutere molto e che ha ricevuto tante critiche, non sempre favorevoli. Martedì, undici dicembre 2018, il comune di San Vito Chietino, in collaborazione con Ecolan, ha organizzato un incontro con la scuola per coinvolgere noi giovani, per farci capire meglio le ragioni di questa iniziativa e farci partecipare attivamente al progetto.
Tutti noi alunni delle classi seconde e terze ci siamo riuniti in Aula Magna insieme ai nostri insegnanti, dove una responsabile di Ecolan, la società che si occupa dello smaltimento dei rifiuti e due responsabili comunali, di cui uno assessore all’ambiente, ci hanno illustrato il problema legato ai rifiuti in plastica che sta raggiungendo livelli molto preoccupanti. Ormai da circa venti anni tutti i comuni d’Italia praticano la raccolta differenziata per riciclare il possibile, tuttavia ci sono sempre gli incivili che buttano la spazzatura nelle acque del mare, dei fiumi e dei laghi; pertanto il problema esiste e si presenta anche molto grave. Atti del genere non dovrebbero mai essere commessi né tollerati, perché mettono in pericolo non solo i pesci e tanti altri animali ma anche noi visto che, ogni anno, circa quattro mila particelle di plastica finiscono nel nostro sangue. Adesso il 5% della superficie del Pacifico è inquinata da tanti rifiuti, ma il vero problema è che questo degrado si sta espandendo fino ad arrivare nelle acque polari; addirittura l’acqua che beviamo contiene delle particelle di plastica che prendono il nome di microplastica! Nel corso degli anni il mare è diventato sempre più alterato a causa della troppa plastica che riceve e, negli ultimi tempi , si è formata un’ isola chiamata appunto“ isola di plastica” che è un enorme accumulo per lo più composto da plastica; da poco è diventata addirittura visibile persino dallo spazio. È per questo che ora molti comuni stanno prendendo dei provvedimenti abolendo l’uso di stoviglie monouso fatte di questo materiale, rimpiazzandole con quelle biodegradabili che, anche se il prezzo è più elevato, ci permetteranno di aiutare a salvaguardare l’ambiente.
Il nostro paese, insieme alle isole Tremiti e ad alcuni comuni della Sicilia, sarà uno dei primi ad iniziare nel 2019 questo “nuovo percorso” che poi nel 2021 diventerà obbligatorio per tutti.
Il nostro comune ha chiesto supporto a noi, per sensibilizzare le nostre famiglie, facendo capire che se noi non facciamo, nel nostro piccolo, un passo avanti, ci ritroveremo a dover combattere contro malattie che minacciano la salute dell’uomo e con un paese pieno di rifiuti.
Più si va avanti e più la situazione diventerà ingestibile. Occorre che tutti si diano una regolata e che agiscano con coscienza rispetto a questo problema che, giorno dopo giorno, ci sta affliggendo anche se, spesso, non ce ne rendiamo conto. Bisogna fare una giusta raccolta differenziata e per questo ci hanno mostrato dei filmati. Le immagini mettevano in evidenza cattivi esempi di cittadini irresponsabili che non separano I rifiuti correttamente, senza pensare che ci sono persone che lavorano in aziende come quella a Vasto dell’Ecolan e che faticano per riciclare il più possibile. Bastano solo pochi minuti per ripulire la nostre vita! Se il nostro paese mette a disposizione contenitori differenti per rifiuti “speciali”, vestiti, pennarelli, pile e tant’altro, ci sarà un motivo!
Quest’incontro mi ha aperto un mondo! A me personalmente è piaciuto tantissimo, l’ho trovato interessante e costruttivo perché ci ha fatto riflettere sui nostri comportamenti e sulla necessità che tutti dobbiamo contribuire alla salvezza del nostro pianeta.