//UNA QUESTIONE… BOLLENTE!

UNA QUESTIONE… BOLLENTE!

di | 2024-02-07T20:09:59+01:00 7-2-2024 20:09|Alboscuole|0 Commenti
di Gioele Quarta- Martedì 6 gennaio, nella nostra scuola, la climatologa e docente all’Università di Torino, Elisa Palazzi, ha tenuto un’interessante lezione proprio sul riscaldamento globale e sui cambiamenti climatici. Siamo partiti con una semplice frase: “Il mondo cambia, cambiamo anche noi!”. Questo slogan, che all’apparenza potrebbe sembrare banale, in realtà ha diversi significati. Innanzitutto ci fa capire che sentiamo gli effetti del riscaldamento globale e che cambiamo i nostri comportamenti per adattarci; però la frase può anche essere interpretata come un invito a cambiare le nostre abitudini, i nostri stili di vita, in modo da riuscire a diminuire le emissioni di gas serra, che causano appunto l’effetto serra, che a sua volta causa il riscaldamento globale e i cambiamenti climatici. Sostanzialmente, i gas serra (per esempio l’anidride carbonica) “intrappolano” una parte del calore prodotto dalla luce del sole, riscaldando il pianeta. Negli ultimi decenni, però, anche a causa dell’industrializzazione, la presenza di gas serra nell’atmosfera è aumentata, intrappolando troppo calore e surriscaldando la Terra. La climatologa ci ha spiegato che gli ultimi dieci anni, il 2023 in particolare, sono stati i più caldi dal 1850. Abbiamo potuto constatare questo dato grazie a diversi grafici, la maggior parte dei quali utilizzavano i colori. Successivamente la professoressa ha spiegato che, anche se possa sembrare un paradosso, le zone più colpite dal riscaldamento globale sono quelle più fredde. Questo perché, quando ghiaccio e neve si sciolgono, il terreno sottostante è di colori quasi sempre scuri, come grigio o marrone, che attirano il calore, che successivamente scioglierà altra neve e altro ghiaccio, dando vita ad un circolo vizioso. Inoltre abbiamo parlato dello scioglimento dei ghiacciai, dovuto al riscaldamento globale, e all’innalzamento del livello del mare. Quest’ultimo si ha per due motivi: sia perché, a causa delle temperature più alte, si ha un’espansione termica dell’acqua, sia a causa dello scioglimento dei ghiacciai. Abbiamo poi parlato degli eventi climatici estremi, come siccità o alluvioni. La professoressa ha spiegato che sono dovuti ad un cambiamento nel ciclo dell’acqua, che comporta piogge più forti e evaporazione più veloce. Infine la climatologa ha spiegato come poter diminuire le emissioni di anidride carbonica. Il passo più importante è quello di riuscire a produrre energia da fonti rinnovabili, come il vento e l’acqua, invece che da fonti non rinnovabili, come il petrolio, che quando bruciano producono molti gas serra. Le energie rinnovabili, inoltre, hanno il vantaggio di essere presenti su tutto il pianeta, al contrario delle energie non rinnovabili, che si trovano solo in alcuni luoghi e a volte generano anche guerre per poterle possedere. La climatologa è riuscita a spiegare i cambiamenti climatici in modo semplice, anche se l’argomento trattato in alcuni punti può risultare complicato da seguire. L’uso delle immagini, e soprattutto dei grafici, ha permesso di comprendere a pieno la gravità della situazione e forse la professoressa è riuscita ad aprire gli occhi a chi ancora li aveva chiusi e pensava al riscaldamento globale come a qualcosa di lontano.