di GIORGIA TIBERINI – L’ anno scorso, tutti noi ragazzi abbiamo festeggiato il carnevale a scuola.
Pochi giorni prima della festivita’, la maestra d’ italiano, ci suggeri’:
“Per Carnevale dovrete preparare delle poesie, dovranno essere ispirate ai vostri travestimenti. La mattina del Carnevale gli alunni di classe quinta dovranno votare le vostre poesie. La fortunata che otterra’ piu’ voti vincera!”.
Il pomeriggio seguente mi misi subito all’opera.
Quell’anno mi vestii da hawaiana; visto che il costume era con molte particolarita’, non era stato poi cosi’ difficile inventare la poesia!
Il giorno seguente, ero a scuola; la mattina successiva: era Carnevale!
Dopo aver fatto leggere la poesia alla maestra, la scrissi su un foglio protocollo, abbellendola con penne colorate e disegni.
Ed eccolo, arrivo’, il giorno tanto aspettato… Carnevale!!!
Ero contentissima, ma anche tanto in ansia.
A turno noi ragazzi ripetemmo le poesie, ognuna venne votata dalla giuria. Poi arrivo’ il momento di recitarla.
Ci mettemmo tutti in fila, e uno alla volta si ripeteva il proprio testo poetico.
Arrivo’ il mio turno, ero emozionata, ma anche tanto in ansia. Iniziai a ripetere la poesia, e l’ansia spari’.
Giunse il momento dello sfoglio. La maestra inizio’ e sentii dire il mio nome: un punto era per me!! Continuo’ ad aprire i bigliettini e… vinsi!!!!
Ricevetti cinque voti: ero arrivata prima! Il premio consisteva in: succhi, biscotti… erano tutti per me!
Ero felicissima e tornai a casa ridendo e saltellando.
E’ stato fantastico.