a cura di Lorenzo Trasimeni –classe II/E – scuola secondaria di I grado –
Anche quest’anno, il 12 Aprile, è arrivata la Pasqua. Una Pasqua tanto attesa per noi ragazzi che studiamo e che aspettiamo, come un momento di vacanza e di svago, tanto quanto il Natale.
La Pasqua arriva sempre in Primavera, la stagione della rinascita, quella più colorata, dove la natura si risveglia dal torpore invernale per prepararsi al caldo estivo. Una rinascita che però al momento si può intravedere solo dalle finestre, a causa della pandemia causata dal COVID-19, che ci ha costretti a restare in casa, per evitare il contagio. Ma nonostante tutto, io e la mia famiglia abbiamo comunque passato questo momento in piena serenità, ed è stato lo stesso speciale, anche se diverso da quelli passati, che spesso abbiamo trascorso fuori con amici e parenti.
In queste vacanze mi sono sempre svegliato più tardi e, anche il giorno di Pasqua, dopo aver fatto colazione in tarda mattinata, mi sono vestito e ho aiutato i miei genitori a preparare il pranzo pasquale. Abbiamo cucinato tante cose buone, antipasti, spaghetti allo scoglio e frittura di pesce. La mamma ha preparato anche un tipico dolce del suo paese natale, la pastiera, che quest’anno ho mangiato anche più volentieri.
Mentre si cucinava, abbiamo ascoltato la messa del Papa in televisione, e ciò mi è sembrato un po’ strano, perché di solito andavamo sempre in chiesa. Dopo pranzo, abbiamo aperto un grande uovo di cioccolato, e al suo interno, come sorpresa, è uscito un gonfiabile a forma di elefante che abbiamo regalato alla nonna. Nel pomeriggio, insieme a mio padre e a mio fratello, abbiamo suonato alcune canzoni: io con il sassofono, mio padre con la chitarra acustica e mio fratello Matteo con il flauto traverso. Matteo ha realizzato anche un video e la sera lo abbiamo rivisto con mamma e con nonna, che si sono congratulate con noi.
Il giorno di Pasquetta, per ovvi motivi, la giornata è trascorsa un po’ simile a quella precedente. È stata una bella giornata di sole. Che strano, di solito a Pasquetta piove sempre, e quest’anno che avremmo potuto fare una scampagnata soleggiata, siamo invece stati costretti a rimanere in casa. Infatti ci siamo tutti un po’ intristiti, ma comunque siamo rimasti positivi, conversando, mangiando e giocando a carte tutto il tempo, in piena serenità.
Concludendo, la Pasqua trascorsa è stata un po’ strana e diversa, ma anche speciale, che non credo di dimenticare . Le emozioni che ho provato sono state tante. La voglia di uscire, la solitudine, la nostalgia di quella trascorsa in passato mi hanno fatto aumentare il desiderio di ritornare ad una vita normale, anche se semplice.
Il mio augurio è che passi in fretta questo momento.