a cura di Massimo Castellini – classe I/E – scuola secondaria di I grado –
Questa Pasqua in quarantena è stata noiosa, se devo dirla tutta, perchè ho passato tutto il tempo in casa! Giovedì 9 aprile, mamma ha cominciato a preparare da mangiare, ma, visto che mio papà è intollerante a grano, frutti a guscio e pomodoro, abbiamo realizzato piatti differenti, tra cui la torta di Pasqua al formaggio con farina senza glutine.
Un’esperienza proprio diversa, visto che mamma dice che, con questo tipo di farina, le torte e le pizze sembrano delle pietre che potrebbero fare buchi nel muro…
Venerdì 10 che noia! Non c’era niente da fare dentro casa e quindi sono sceso fuori a giocare a palla, che non è che sia poi così divertente giocare da solo, ma quel giorno è successo che la palla è andata a finire tra i rovi e, purtroppo, per riprenderla mi sono graffiato… che sfortuna, mannaggia!
Il Sabato Santo, 11 di aprile, mi sono svegliato alle 10 e mi sono riposato tutto il giorno, anche guardando alcuni video di Minecraft su Youtube: mamma e papà dicono che non è un vero e proprio rilassamento; anzi, mamma ha detto che se potesse manderebbe lo youtuber che li crea su un’isola deserta, perché per lei la sua voce è proprio fastidiosa!
Per me è un modo per passare il tempo, dato che, dall’inizio di questo confinamento a causa della pandemia, scorre molto più lento del solito!
Domenica 12, ho aperto l’uovo di Pasqua dove ho trovato con una piccola sorpresa; più tardi abbiamo pregato guardando in TV la Messa di Papa Francesco e poi abbiamo pranzato. Nel pomeriggio, siamo stati sul terrazzo, visto che era caldo e c’era il sole.
Il Lunedì di Pasquetta, papà è andato al lavoro, visto che lui è un poliziotto, mentre io ho ricominciato a fare i compiti per mercoledì 15, cioè il giorno dopo la fine delle vacanze di Pasqua.
Questa è stata una Pasqua che non scorderò mai. Tuttavia, secondo me, avremmo potuto trascorrerla fuori, sottoponendoci ai tamponi per verificare la presenza del Covid-19 e tenendo in casa solo i contagiati.
Tuttavia, mamma e papà mi hanno spiegato che questo sarebbe stato impossibile, perché ancora non ci sono i test per tutti. Penso che dovremo convivere ancora a lungo con questo virus che ha cambiato la nostra vita.