di Aurora Solazzo –
Pasqua 2020, una pasqua strana, diversa, malinconica, ma allo stesso tempo unica.
La settimana di Pasqua, soprattutto quella delle vacanze, mi ha messo un po’ di tristezza. Cercavo di fare tante cose: ho fatto i lavoretti pasquali, abbiamo giocato, ballato, provato tante ricette nuove con mamma, ma non mi sembrava di stare in vacanza, forse perché ormai a scuola non andavo dal 5 marzo. Le giornate erano belle e io volevo uscire in bicicletta con le mie amiche, mi mancava non darci appuntamento al nostro “piazzale ” per giocare. La mamma ha capito questo mio stato d’animo, anche se io cercavo di non farglielo notare. Anche il mio corpo alla fine ha ceduto: le mie labbra erano tutte infiammate e gonfie. La mamma ha chiamato prima il pediatra, che mi ha consigliato una pomata, e poi, non soddisfatta, il nostro dentista di fiducia, per assicurarsi che non fosse un problema creato dall’apparecchio dei denti. Il risultato è stato che il sabato santo siamo andate dal dentista. Beh, durante questa uscita mi si è aperto il mondo. Sono uscita con la mascherina, passando dal supermercato ho visto tanta gente in coda con mascherine e guanti. Mi ha fatto tanto impressione, mi sembrava di guardare il telegiornale. Abbiamo parlato molto con la mamma (a casa con mia sorella piccola a volte è impossibile) e ho capito che forse stare a casa era una fortuna e che, quando rivedrò le mie amiche, sarà ancora più bello. L’uscita dal dentista mi ha fatto capire che era meglio stare a casa. Sono tornata a casa e mi sentivo di nuovo attiva e vivace. Ho messo la musica e abbiamo ballato e cantato tutti insieme. Nel pomeriggio ho fatto un bel disegno che ho attaccato ad un cartoncino, per metterlo a centrotavola la domenica di Pasqua. Ho colorato la letterina di mia sorella e ho cercato invano di farle imparare la poesia. La domenica di Pasqua ci siamo cambiati come se dovessimo uscire, abbiamo messo anche le scarpe e la cosa ci ha fatto ridere, perché era da tanto tempo che stavamo sempre in ciabatte. Abbiamo visto la messa in tv. Abbiamo fatto le videochiamate con tutti e ci siamo scambiati gli auguri. Nel pomeriggio siamo andati sul terrazzo a giocare e papà ci aveva fatto un aquilone con la carta dell’uovo. C’era tanta gente sul terrazzo e ci siamo scambiati gli auguri. Ci veniva da ridere perché tutti erano sul terrazzo, mentre gli altri anni non vedevamo mai i nostri vicini per scambiarci gli auguri. Il giorno successivo abbiamo passato una pasquetta speciale. Gli altri anni andavamo in una campagna del mio paese chiamata “Montevergine”, dove c’è una chiesetta con “la Madonna di Montevergine”. E’ una tradizione festeggiare lì la pasquetta, mi ritrovavo con tutti i miei amici. Beh, quest’anno siamo stati sul mio terrazzo. Abbiamo messo il plaid e la tovaglia, preparato panini, patatine, pizzette e tutte le schifezze di ogni genere. Papà ha portato la cassa bluetooth per la musica, ha giocato a calcio con mio fratello e io e la mamma abbiamo giocato a chi faceva più salti con la corda. Che risate!!! Anche alcuni dei miei vicini erano sul terrazzo , avevano messo l’ombrellone da mare e il barbecue per l’arrosto. E’ stata una Pasqua diversa che non mi aspettavo, ma mi sono divertita tanto. Voglio concludere con una frase che dice sempre mio padre “ RAGAZZI, QUESTA E’ STORIA!!”.