Negli ultimi tempi l’uomo prova a progredire in ogni ambito, che sia tecnologico, industriale, medico, estetico, pensando che questo sia l’obiettivo principale da raggiungere nella vita, non sapendo che il vero obiettivo è quello di costruirsi delle ali e volare verso una sola meta: la felicità.
La felicità è quella cosa che non si trova in una qualsiasi vetrina di un negozio, non la si può comprare e non la si può pretendere. La felicità è quella cosa che una volta trovata non la si vuole più lasciare perché trasforma letteralmente la vita. Spesso dura un attimo, un secondo, un’ora, un giorno… è imprevedibile.
Spesso la si trova in un abbraccio, in un bacio, in un sorriso, in uno sguardo, in una stretta di mani, in una semplice parola… la si trova in quei piccoli gesti ai quali non si dà mai il giusto valore e in quelle piccole cose che spesso si danno per scontate ma che in realtà non sono mai “piccole” e nemmeno “cose”.
Ma come si fa a capire quando si è arrivati a destinazione?
Spesso si pensa di averla trovata in un regalo di un nonno, come i famosi soldi che ti danno “per comprare un gelato”, oppure in un gioiello importante, in un capo firmato che magari indossa anche una persona famosa o ancora in un cellulare costosissimo e che molto probabilmente equivale ad uno stipendio di un genitore, quando poi ci si rende conto che, pur avendo tutto questo, manca sempre quella cosa che fa esplodere tutto ciò che c’è dentro di noi, che fa volare tutte quelle farfalle nello stomaco e che fa battere il cuore a mille… manca la vera felicità.
La vera felicità non ha prezzo e spesso arriva in silenzio, entra nel nostro cuore in punta di piedi, ma per farlo bisogna che trovi la porta del cuore sempre aperta; bisogna essere sempre pronti ad accoglierla perché spesso arriva e viene ignorata, non viene percepita o ancora non viene accettata.
C’è chi per essere felice va al mare, chi guarda il cielo, chi fa del bene e chi lo riceve, chi pratica lo sport che più gli piace, chi vince una gara, chi insegue i propri sogni e li vede realizzarsi, chi si perde in un abbraccio e chi lo dà, chi si sente dire “bravo ce l’hai fatta” oppure “ce la farai” o ancora “qualsiasi cosa io sono qui, ricordalo” … e io credo che sia esattamente questo l’insieme di cose che danno vita al vero significato della felicità.
L’anno 2020, dopo tutto ciò che ha portato al mondo intero, andrà sicuramente sulla lista delle cose che le persone vorranno dimenticare, ma sarà inevitabile ricordare l’insegnamento più importante che è stato in grado di darci e cioè di apprezzare ogni attimo in cui va tutto bene, tutte quelle volte che si è liberi di fare tutto ciò che si vuole senza che qualcuno te lo impedisca (come un DPCM o il coprifuoco o le varie restrizioni), tutte quelle volte in cui si è felici, perché non è una cosa scontata e può svanire da un momento all’altro.
“Quando siete felici, fateci caso”, è una frase di Kurt Vonnegut ed è quella che mi ripeto ogni volta che vedo un sorriso spegnersi.
Il sorriso è quella curva del viso che raddrizza ogni cosa e per molte persone può significare un attimo di felicità solo a vederlo.
Il sorriso è contagioso ed è a mio parere la medicina migliore al mondo per coloro che attraversano un momento difficile, che sono in ospedale, che hanno ricevuto una brutta notizia o altro ancora.
Si può essere portatori di felicità con un semplice sorriso e quindi perché non sorridere? È così bello essere felici nonostante tutto.