di Redazione
Un lume alla finestra nel buio della notte. Una luce di riflessioni, meditazioni e musica che vuole essere attesa, speranza e costruzione di tempi nuovi e migliori.
“Dio si fa Bambino”, la manifestazione organizzata dalla sezione andriese dell’Associazione Italiana Maestri Cattolici (AIMC), è giunta alla sua quarta edizione. Un’edizione particolare: in videoconferenza a causa della pandemia da Covid 19, ma sempre con numerosi partecipanti. Alle ore 18.30 di martedì 22 dicembre, quindi, si sono “illuminate” le finestre del web.
La manifestazione è stata aperta da Francesca Attimonelli (dirigente scolastico e presidente della sezione di Andria dell’AIMC), che ha svolto una breve riflessione sulla scuola nell’emergenza da pandemia che stiamo vivendo ed ha sottolineato che, al di là di tutte le modalità organizzative e di adattamento al contesto difficile che stiamo vivendo, ciò che realmente ha tenuto in piedi la scuola è stata ed è la “passione educativa” di chi ci lavora.
Successivamente, ha preso la parola Don Gianni Massaro (assistente spirituale dell’associazione) per evidenziare che la scuola è stata forse la parte delle istituzioni e della società maggiormente colpita dalla pandemia perché è stato annullato quel “guardarsi negli occhi” fra docente e alunno che nessuna didattica a distanza potrà mai sostituire. La scuola deve tornare ad essere con più forza “lievito di speranza”. Don Gianni, ricordando la tradizione di alcuni Paesi dell’Europa dell’Est di mettere un lume alla finestra la notte di Natale, ha auspicato che la scuola (ma anche ogni persona) sia sempre “lume alla finestra” nel cammino della vita.
Dopo i saluti istituzionali, il sindaco di Andria Giovanna Bruno ha incentrato il suo intervento sulla necessità di ricostruire una comunità disgregata (cittadina, in primo luogo) a partire proprio dalla scuola e dalle politiche culturali. Concetto, quest’ultimo, ribadito da Addolorata Conversano (Assessore alla persona, con delega alla scuola e alle politiche sociali) che ha inoltre sottolineato la centralità dell’attenzione alla persona da parte delle istituzioni.
Un momento di preghiera, meditazione e riflessione è stato guidato da Mons. Luigi Mansi, vescovo di Andria. Tema centrale del suo intervento è stato l’importanza della figura di Giuseppe. Con ampi riferimenti a Patris Corde, recente lettera apostolica di papa Francesco, Mons. Mansi ha tratteggiato la figura di san Giuseppe come non secondaria nei Vangeli e, più in generale, nella storia della Salvezza perché esemplare di uomo semplice, che svolge il suo dovere di padre, obbedisce al Signore e guida la famiglia in mezzo alle avversità restando un punto di riferimento. Giuseppe esempio anche per gli insegnanti e per quanti operano per la società i quali devono svolgere il loro servizio confidando sia nella propria professionalità che nella presenza e nell’aiuto di Dio.
La manifestazione è stata impreziosita da due brani eseguiti dal coro della scuola secondaria di primo grado “P. N. Vaccina”, guidato dai professori Giampiero Grilli e Graziano Santovito. Il primo brano, Serena è la notte di gelo, è un canto tradizionale natalizio. Il secondo brano uno spiritual afro-americano: Mary had a Baby.
Anche dal web, si può essere “lume alla finestra” per i viandanti della vita e del mondo.