- Un kiwi
- Dell’acqua
- Un imbuto
- Del sale da cucina
- Un becher (per chi non fosse chiaro, è un recipiente a forma di cono graduato)
- Alcool etilico
- Una siringa
- Una busta per alimentari congelati
- Del detergente per piatti
di Francesco Aliperta- Doveva essere una lezione di scienze normale… fino a quando la prof non ci ha annunciato che avremmo fatto un esperimento per estrapolare il DNA da un kiwi per partecipare ad un concorso. Tutta la classe è rimasta sbalordita, non tanto dall’annuncio, quanto a realizzare che si potesse estrarre il DNA da un kiwi e per lo più senza uso di sostanze e strumenti sofisticati, così iniziammo a incuriosirci e a fare molte domande, ma la prof decise di tenere tutto per l’esperimento sul DNA.
Ma che cos’è Il DNA?
Il DNA (nome completo “acidodesossiribonucleico”) è una sostanza presente soprattutto nei cromosomi sessuali che al suo interno contiene i geni che formano il nostro aspetto fisico e immunitario, quindi il colore di occhi, capelli, eventuali malformazioni e malattie genetiche. Esso però si trova anche in qualsiasi essere vivente e il kiwi non fa eccezione, quindi abbiamo provato ad estrarre il DNA. Abbiamo deciso di fare questo esperimento perché è interessante osservare e capire come i geni, che ci formano sotto il punto di vista fisico e immunitario, sono fatti ed è importante farlo sia per permettere di fare passi in avanti per la scienza cercando di curare le malattie rare che ancora oggi perturbano le nostre vite, sia per permettere lo sviluppo di studi genetici come la clonazione, la fecondazione assistita e studiare gli esseri geneticamente modificati.
Per fare questo esperimento ci siamo avvalsi di: