di AURORA CAMPO E GAIA SANTAMARIA- Favignana è l’isola principale del piccolo arcipelago delle Egadi,situato in provincia di Trapani, in Sicilia.
Le Egadi sono da sempre isole di pescatori e sono state scoperte dal punto di vista turistico relativamente tardi, cosa che ha contribuito a preservare intatto il loro fascino.
Una natura selvaggia e aspra, un mare limpido e incontaminato, tradizioni antiche, un passato glorioso legato ai fasti della famiglia Florio e alle gloriose tonnare, attive fino a qualche decina di anni fa: tutto questo è Favignana.
Sebbene la pesca del tonno (per lungo tempo fonte primaria di sostentamento per gran parte degli abitanti dell’isola) abbia radici antichissime, il suo massimo sviluppo si fa coincidere con la presenza sull’isola della celebre famiglia Florio (di origine calabrese), che fu padrona di Favignana durante il XIX secolo. Si deve a questa ricca famiglia di mercanti, infatti, il merito di avere potenziato le tonnare e l’economia dell’Isola. La pesca del tonno veniva chiamata Mattanza, un processo composto da una serie di azioni ben precise: i tonnaroti uscivano in barca e posizionavano la rete tra Levanzo e Favignana, durante la pesca erano soliti dei canti in dialetto siciliano per stimolare i tonnaroti. Al ritorno i tonni venivano puliti, tagliati a pezzi, bolliti e messi sott’olio; questo fu un grande cambiamento poiché, prima di quel momento, i tonni venivano inscatolati sotto sale.
Questo maestoso complesso, grazie alla sua architettura con grandi archi e i soffitti altissimi che ricorda le grandi cattedrali, dando un senso di religiosità,( il lavoro aveva un che di sacro),si estende per circa 32mila metri quadrati. Al suo interno si trovano una serie di grandi ambienti coperti e spazi diversi per dimensioni e destinazioni d’uso: uffici, magazzini, falegnameria, spogliatoi, trizzana e malfaraggio (locali per il ricovero delle barche), locali a servizio della lunga batteria di forni per la cottura del tonno e, svettanti su tutto, tre alte ciminiere.Ma la grandiosa costruzione prese vita grazie all’iniziativa di Ignazio Florio, che incaricò, nel 1878, di ristrutturare i fabbricati della Tonnara. Iniziò così la fortuna di Favignana che divenne l’isola dei Florio.
All’interno dello Stabilimento, un tempo,lavoravano fino ad 800 dipendenti al giorno, tra operai e impiegati che si suddividevano i compiti tra chi pescava il tonno, chi lo puliva, lo inscatolava e così via. Favignana contava circa 4500 abitanti. In pratica ogni famiglia aveva qualcuno che vi lavorava. .
Oggi, dopo circa 6 anni di restaurazione. lo stabilimento è diventato un museo di grande fama che conta decine di migliaia di visitatori l’anno.