di Maddalena Biondi – L’adolescenza è un periodo complicato che rende difficili le vite dei ragazzi ma anche dei loro genitori. Le distanze sono tali da provocare una battaglia infinita. Si finisce per litigare per mille motivi. Ve ne vorrei indicare alcuni, giusto come esempio di come si possano vedere le stesse cose in modi così diversi.
-Il telefono: istruzioni per l’uso. Per i genitori i propri figli dovrebbero usare in cellulare solo per chiamare gli amici per chiedere i compiti, anche in fretta! Per i ragazzi il telefono è indispensabile per la vita; non ne possono fare a meno. È più importante di mangiare e di bere. Non averlo per un giorno equivale alla distruzione del Pianeta Terra.
-Uscire la sera. Per i genitori i ragazzi non dovrebbero uscire MAI! Se proprio strettamente indispensabile dovrebbero farlo dalle 16.30 alle 17.00. Preferibilmente dovrebbero essere sempre scortati e non essere mai persi di vista dagli adulti, almeno fino al compimento dei 25 anni. I ragazzi vorrebbero uscire tutte le sere e tornare a casa MOLTO tardi (come minimo le 23.00 in inverno, le 24.00 in estate!). Il loro obiettivo principale è divertirsi con gli amici, chiacchierare, ballare e fare mille cose senza avere gli adulti sempre intorno.
-Scuola. Per i genitori i ragazzi dovrebbero studiare tantissimo e ottenere buoni, anzi, ottimi voti. Concentrarsi a scuola e quando rientrano a casa dire che si sono addirittura divertiti in quelle 6 lunghe ore. Poi dovrebbero studiare a casa per almeno altre 6 ore il pomeriggio senza alzarsi mai dalla sedia. Per i ragazzi la scuola è un posto dove si va, spesso mal volentieri, ogni mattina a lavorare sodo. Della scuola i ragazzi, in verità, apprezzano quasi esclusivamente i dieci minuti di libertà chiamati intervallo. E quelle rare lezioni dove si parla di loro e dei loro problemi.
– Lavori domestici. I genitori pretenderebbero che i loro figli aiutassero in casa rifacendosi i letti, lavando i piatti, piegando i vestiti, apparecchiando e sparecchiando la tavola perché loro non possono fare tutto da soli. Dicono anche che è importante prendersi delle responsabilità in casa perché stiamo diventando adulti. Ma non eravamo piccoli quando chiedevamo di uscire? Per i ragazzi le faccende domestiche si potrebbero ridurre all’accensione e allo spegnimento del computer e della TV. Che male c’è nel lasciare tutto in disordine? Un po’ di polvere ha mai ucciso qualcuno?
Piccoli “duelli” quotidiani che accadono nelle case dove vi sono adolescenti! Si cresce tra un litigio e l’altro.