— di Roberta Scarpa della terza B
Avete presente quando nei libri il personaggio principale dice di rammentare “come se fosse ieri” una cosa accaduta anni ed anni prima e voi ,mentre leggete, pensate che non sia possibile ricordare con tanta precisione un avvenimento tanto lontano nel tempo?
Ebbene, lo pensavo anche io fino a poco tempo fa! Ma,all’improvviso, in me è affiorato un ricordo nitidissimo legato contemporaneamente alla mia vita scolastica ed alla mia più grande passione: la lettura!
Sto parlando del mio primo giorno nella biblioteca scolastica, un momento molto bello che conservo nella memoria con tanto amore e che, se chiudo gli occhi, riesco a rivivere con nitidezza, come se non fossero passati ben tre anni!
Ero infatti in prima media, erano già passati alcuni mesi dall’inizio dell’anno scolastico, quando la mia professoressa di italiano mi chiese di seguirla. Io ero un po’ timorosa, non sapevo che, una volta attraversato il corridoio, sarei entrata in biblioteca, nel mondo dei miei amati libri!
Fino a quel momento non ne avevo mai visitata nessuna e, da quando avevo letto la storia di Matilde, la bambina che ogni giorno va nella biblioteca della sua città e si perde in un mare di libri, mi era venuto il desiderio di vederne una. Quanto mi sarebbe piaciuto vederne una in cui alti scaffali tappezzano le pareti e delle comode poltrone sono pronte ad ospitare i lettori che vogliono passare ore serene in compagnia di un buon libro!
Tornando alla mia storia, quando sono entrata in quella stanza, ho notato che vi erano tanti armadi ma erano tutti vuoti, delusa ho girato lo sguardo ed ho visto con gioia un grande tavolo stracolmo di libri dalle mille forme e dai mille colori, che aspettavano solo di essere sistemata nella loro nuova casa. E così , sotto la guida attenta della professoressa, ho iniziato ad aiutarla nella catalogazione di tutti quei volumi. Non potrò mai dimenticare la gioia provata nel mio cuore nel leggere i titoli di libri che conoscevo o che avrei tanto voluto leggere! Quante carezze ho dato a quelle pagine ora nuove, ora ingiallite dal tempo…
Ma quel tempo sospeso in quel mondo di carta finì presto ed io, al suono della campanella, mi sono ritrovata catapultata nel mondo di tutti i giorni. Ma nella mia mente sapevo di avere appena realizzato il mio sogno: entrare in una biblioteca, e non solo quello, infatti avevo contribuito alla sua nascita ed alla sua organizzazione!
Ancora adesso, benché siano passati tre anni, aspetto sempre con ansia di andarci, soprattutto adesso che la biblioteca ha aperta i suoi battenti a tutti gli alunni della scuola.
Adesso moltissimi ragazzi sono diventati, insieme a me, assidui frequentatori della biblioteca della Scuola Maiuri, un luogo speciale, capace di regalarci emozioni uniche grazie agli “amici libri”, compagni di avventure felici e spensierate.
E voi che aspettate? Veniteci a trovare!