Da vergogna nazionale a “Capitale europea della cultura 2019”,vincendo su Ravenna,Lecce,Perugina,Siena
La gita scolastica ha offerto alle classi prime un’opportunità da non perdere: una gita fra “I Sassi”. Matera, infatti, è chiamata “Città dei sassi” dal nome degli antichi e caratteristici rioni(Sasso Barisano e Sasso Caveoso) .Nel1994 Matera è stata denominata dall’UNESCO “Patrimonio dell’umanità”.Tuttavia,dobbiamo sapere che a Matera,fino a pochi decenni fa, il tasso di mortalità infantile era tra i più alti d’Italia. Nei rioni sassi i materani condividevano la lotta per la sopravvivenza con gli animali. Questi ultimi erano considerati importanti a tal punto da abitare insieme alle persone.Era consuetudine conservare in un angolino gli escrementi degli animali,che poi diventavano concime. Matera era organizzata in case grotte, ricavate dalla roccia. Tale tipologia di casa, era costituita da più stanze: la cucina, la cantina, la cappella con varie icone e infine la zona letto Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale ,lo scrittore Carlo Levi sollevò, per la prima volta ,in ambito nazionale la questione di Matera città estremamente povera ed arretrata. Togliatti la definì “VERGOGNA NAZIONALE”.Nel 1950 il Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi visitò Matera e nel 1952 firmò la Legge Speciale per lo sfollamento dei Sassi. Ne seguirono diversi decenni di abbandono e degrado.Abbandonando i sassi,i materani vollero quasi lasciare alle spalle un passato fatto di vergogna di morti per le malattie, di fame e di miseria. Oggi Matera si presenta al mondo come il “fiore all’occhiello” dell’Italia meridionale e di tutta la nazione, un esempio concreto di riscatto sociale. Matera, infatti, è dotata di vari musei, dove sono disposte ricostruzioni di altre tipi di case, caratterizzate da due stanze con entrate differenti:nella prima si vedono la cucina, il letto, la piccola cisterna e il cavallo, nella seconda vi era la nevata, dove da alcuni buchi del soffitto raccoglievano la neve. Le mostre nei Sassi, le innumerevoli testimonianze storiche dei villaggi trincerati ,le chiese rupestri ci aiutano a comprendere meglio l’evoluzione del popolo di Matera. Il 17/10/2014 Matera ha ottenuto un altro importantissimo riconoscimento:è stata designata per essere Capitale Europea Della Cultura nel 2019. Si tratta di un traguardo storico che rappresenta la consacrazione di una città ormai vocata alla cultura ed al turismo. La roccia che circonda Matera, nella quale la gente ha costruito le case, una accanto all’ altra, fino a diventare un reticolo di abitazioni e cunicoli sono sempre gremite di turisti.Le abitazioni, viste dall’ alto, rappresentano un vero e proprio “presepe”; da alcuni Matera è addirittura detta” Seconda Betlemme”.E’ il riscatto dei materani , un tempo imprigionati nella definizione di Matera come “Vergogna Nazionale” ed oggi invece orgogliosi della propria provenienza e delle proprie origini.
Giorgia Monopoli (I^ G) FRANCESCA CIRACI I E