a cura di Francesca Giulio – classe V/B – plesso Giovanni XXIII –
Durante questa quarantena, sto leggendo un libro molto interessante, un vero e proprio viaggio nel passato.
Questo libro che invito tutti a leggere s’intitola “Il treno dei bambini” di Viola Ardone, una giovane insegnante napoletana.
Questo libro parla di Amerigo e altri suoi compagni, Tommasino e Mariuccia, che nel 1946, dopo la guerra vengono portati in Emilia-Romagna dai “comunisti” perché possano trascorrere un periodo migliore e nuove esperienze e opportunità.
Questo perché le loro famiglie erano molto povere e non potevano a quei tempi permettersi a volte nemmeno un piatto decente a tavola.
Insomma, un figlio era “una bocca In più da sfamare”.
Posso solo dirvi che i tre arrivano in Emilia-Romagna provenienti da Napoli o altre regioni del Sud senza sapere cos’era una mortadella, il gorgonzola e il pecorino.
Ma non voglio dirvi altro vi toglierei lo stupore di questo meraviglioso libro e poi voglio confessarvelo: non l’ho ancora finito.
Chiudo dicendo che nella realtà queste cose sono veramente avvenute.
Per me, le avventure di Amerigo continuano……….