Di Christian Favia, Samuele Lofoco, Luigi Sciolan, Rebecca Vatinno – “Caro diario”, sono andato insieme alla mia classe nelle Grotte di Castellana, per vedere “Hell in the Cave”, una rappresentazione dell’Inferno di Dante forse un po’ troppo realistica per i miei gusti. Siamo scesi attraverso uno scuro corridoio con luci rosse; inizialmente niente di spaventoso, fino a quando non siamo arrivati sul fondo della Grotta dove ci aspettava un “anima dannata” che sussurrava delle frasi incomprensibili sotto voce. Oltrepassata l’anima, siamo giunti di fronte ad una grande roccia dove c’erano dannati che urlavano in agonia; rimasi un po’ basito. Alcuni miei amici erano spaventati, altri no, alcuni si sentivano male, altri ridevano. Mentre stavo tranquillamente guardando lo spettacolo, ci fu una specie di blackout programmato e io, avendo paura del buio, iniziai ad andare in panico mentre i miei compagni urlavano come matti! Ad un certo punto mi girai e vidi un’anima dannata che mi fissava. Lanciai un urlo talmente forte da creare un’eco nella grotta che spaventò l’anima tanto da farla correre via. La parte che mi spaventò di più fu quella del Conte Ugolino: nel momento in cui egli iniziò a mordere la testa del arcivescovo Ruggieri, vidi tutto nero… per poi svegliarmi in una specie di infermeria. Scoprii che ero svenuto e mi avevano portato fuori dalla grotta. Nonostante gli attacchi di panico, urla e pianti è stata una bella esperienza: di certo non la dimenticherò.
Un viaggio davvero infernale…
di GIORNALISTI IN...CAMPO - CEGLIE DEL CAMPO (BA)|
2019-03-31T22:49:02+02:00
31-3-2019 22:48|Alboscuole|0 Commenti