È stato un terribile male a stroncare la giovanissima vita, un male contro cui Paolo e tutta la sua splendida e unita famiglia hanno lottato con tenacia e determinazione, senza mai demordere o arrendersi.
I compagni di scuola sono stati sempre vicini all’amatissimo Paolo, dimostrandogli continuamente e in tanti modi il loro smisurato affetto. Paolo ha partecipato al Precetto pasquale, alle feste di piazza, al Silent party; ha premiato addirittura i vincitori della Maratona, svoltasi a
Sessa Aurunca durante l’Hackathon civic Il futuro è in noi, seduto sulla sua
sedia a rotelle, accompagnato da una schiera di amici che facevano a gara per stargli vicini.
Quando nell’ultimo periodo dell’anno scolastico, accompagnato dall’onnipresente sorella Maria, Paolo è ritornato a scuola, i ragazzi di tutte le classi lo hanno accolto con uno scrosciante applauso, mentre lui sorrideva felice di tutto ciò.
Paolo ha infatti affrontato questo terribile anno sempre con un sorriso stampato sul volto e una dolcezza indicibile.
Ha sempre avuto un aspetto angelico e ha accettato con delicatezza e leggerezza il crudele destino, insegnando a tutti noi che la vita è bella ed è degna di essere vissuta sempre e comunque.
E pensare che a settembre Paolo era in ottima forma e frequentava la scuola regolarmente!
Che destino crudele!
da chiuso morbo combattuto e vinto,
perivi o tenerello. E non vedevi il fior degli anni tuoi.
Paolo Mirabella rimarrà per sempre nel cuore di tutti.
Un angelo è volato in cielo.