//UN PUNTO CHE SA DI MEDIOEVO

UN PUNTO CHE SA DI MEDIOEVO

di | 2020-02-08T20:27:16+01:00 8-2-2020 20:27|Alboscuole|0 Commenti
a cura della classe III/C scuola secondaria di I grado –  Il nostro lavoro di ricerca, nell’ambito del Progetto “Assisi 1822”, svolto lo scorso anno con l’insegnante di arte, consisteva nell’individuare, negli elementi architettonici della cattedrale di San Rufino e nei disegni del punto Assisi ad essi ispirati, i significati nascosti nei Bestiari medioevali. In particolare ci siamo soffermati sull’esame della lunetta centrale, dove ricorrono simboli cristologici (l’agnello con la croce, il leone che stritola la morte), alternati a quelli degli evangelisti (l’aquila, l’uomo alato, il bue e il leone), a figure che rappresentano la vita(cani, aquile, lupi, civette, pesci, pavoni, cervi), o i sogni (grifi alati e squamosi, draghi con lunghe code, cavalli con teste umane); alla riproduzione di questi animali e alle immagini delle grottesche, si è ispirato il nostro punto Assisi. Il famoso vaso di San Rufino prende ispirazione invece dalla lunetta del portale minore destro del Duomo, dove sono rappresentati due pavoni che si stanno abbeverando da un vaso contenente l’acqua della vita, il battesimo. In quella del portale di sinistra, invece, compare un animale funebre per gli Egizi, la pantera. Essa, quando è sazia, dorme per tre giorni, il terzo si risveglia e ruggisce; ciò per i cristiani ha un valore simbolico: i tre giorni sono quelli del sepolcro, il risveglio la resurrezione, il soffio profumato del suo alito la dolcezza del verbo e la pienezza della vita spirituale.