//Un pomeriggio interessante

Un pomeriggio interessante

di | 2018-11-09T11:03:27+01:00 7-11-2018 17:13|Alboscuole|0 Commenti
di Gabriella Carone – Ero a casa di mia nonna, e dato che fuori, sul balcone,  c’era un bel venticello, mi sedetti sul pavimento e mi predisposi a gustare la lettura del mio libro. Per strada c’erano alcuni ragazzini che giocavano a pallone facendo goal sulle saracinesche dei garage. Devo dire che era un rumore assordante e antipatico da sentire, non capivo perché i genitori dei ragazzi non li richiamavano all’ordine sentendo tutto quel fracasso   considerando che a quell’ora del pomeriggio, e con quel caldo la gente riposava.  Qualcuno uscì sul balcone per dire ai ragazzi di smetterla di fare quel fracasso, ma uno di loro rispose che la strada era di  tutti e che potevano giocare come e quando volevano; il signore non contento chiamò il genitore del ragazzo che però non ci pensò ad uscire per riprendere il figlio e i suoi amici. Tutto procedeva senza intoppi, le urla e i tonfi si susseguivano senza  più controllo, quando a un tratto sentii un tonfo di acqua che cadeva  e qualcuno urlare. Incuriosita mi affacciai dal balcone e vidi che alcuni ragazzi erano bagnati fradici, urlavano qualcosa che non capivo rivolgendosi a una signora anziana che stava lavando il balcone. Da quel momento scoppiò il finimondo, visto che uno  dei ragazzi colpiti abitava nella stessa strada, difronte alla casa della signora anziana, il padre e la madre uscirono dal balcone e cominciarono a inveire contro la vecchietta che imperterrita continuava la pulizia del suo balcone; qualcuno dalle finestre di altri palazzi cercò di calmare gli animi, ma soprattutto la madre del ragazzo non ascoltava ragioni, anzi per meglio puntualizzare il suo punto di vista scese in strada, si fermò sotto il balcone della nonnina e continuò a gridarle contro, invitandola a scendere per chiedere scusa al figlio. Figuriamoci. Il capo banda era proprio lui, perché gli altri  volevano andare a giocare altrove, la mamma continuava a inveire finchè la nonnina non alzò il secchio di acqua sporca e lo rovesciò senza indugio in testa alla donna che per la sorpresa si zittì immediatamente. Io,  a bocca aperta assistetti a tutta la scena facendo il tifo per la nonnina. Scese il padre del ragazzo, altre persone e in un batter d’occhi si creò un caos di voci e urla, ognuno voleva dire le sue ragioni, finchè vedemmo arrivare la macchina dei vigili urbani, chiamati da qualcuno per paura che la lite degenerasse in una rissa. La faccenda si faceva sempre più interessante. I vigili chiesero il silenzio, poi con calma cominciarono ad interrogare i presenti, così la storia venne fuori. Volete sapere la fine? Bene, i genitori del ragazzo vennero rimproverati per la cattiva educazione ed esempio che davano al figlio permettendogli di disturbare la gente, i ragazzi vennero invitati a trovare un luogo più idoneo per disputare le loro partite e la nonnina venne invitata a non gettare più acqua dal balcone altrimenti si sarebbe beccata una bella multa. A poco a poco la gente cominciò ad allontanarsi, ognuno commentando l’accaduto, e quasi tutti esprimevano simpatia per la vecchietta. Ormai la concentrazione per la lettura era svanita, così tornai in casa, ridendo tra me ripensando alla scena del secchio che si rovesciava sulla donna.