di Miriana Lo Stritto
La malaria è una malattia infettiva causata da un protozoo, un microrganismo parassita del genere Plasmodium, che si trasmette all’uomo attraverso la puntura di zanzare del genere Anopheles. La malaria costituisce un enorme problema sanitario mondiale ed è la causa principale di mortalità in numerose zone. Si trasmette all’uomo, poiché è l’unico serbatoio della malattia, tramite la puntura di zanzare Anopheles femmine, che si nutrono di sangue per portare a maturazione le uova. Ma, può avvenire anche in seguito a trasfusione di sangue o di globuli rossi provenienti da soggetti infetti. Ad essere affetti sono anche i bambini e, quando a colpirli è il Plasmodium falciparum, il più letale, possono presentare come sintomi: anemia grave, sofferenza respiratoria in relazione ad acidosi metabolica e malaria celebrale. Parlando di numeri; la malaria nel 2022 ha portato a 249 milioni di casi e, in 85 paesi, 608 mila di questi si sono conclusi con la morte. Il 94% dei casi e il 95% dei decessi sono avvenuti nelle regioni dell’Africa. Nell’ottobre dello scorso anno, l’OMS ha aggiunto il vaccino contro la malaria R21/Matrix-M, sviluppato dall’Università di Oxford. Si tratterebbe del secondo vaccino contro questa malattia, dopo il RTS,S/AS01. Entrambi hanno dimostrato la loro utilità nel prevenirla nei bambini. Tuttavia, la disponibilità di RTS,S è limitata e si prevede che, con un’aggiunta del vaccino R21 all’elenco di quelli raccomandati dall’OMS, porterà ad avere una fornitura sufficiente per i bambini che vivono in aeree dove la malaria rappresenta un rischio per la salute. Il vaccino R21 ha dimostrato di ridurre i casi sintomatici di malaria del 75%. Il vaccino RTS,S sarà lanciato in alcuni paesi africani all’inizio del 2024 e si prevede che il vaccino contro il R21 sarà disponibile per i paesi a metà di quest’anno
Fonte: Ministero della Salute, World Health Organization, Medicines for Malaria Venture