IVB Liceo Scientifico
Una riforma educativa che mira a promuovere il benessere e la crescita degli studenti.
Negli ultimi anni, il dibattito sull’efficacia dei voti numerici nelle scuole superiori ha preso molto piede. Ora gli studenti stessi stanno facendo sentire la loro voce, avanzando una proposta audace: l’abrogazione dei voti numerici nel sistema educativo delle scuole secondarie di secondo grado. Questa proposta ha l’obbiettivo di introdurre un nuovo approccio all’istruzione, che metta al centro la partecipazione e l’apprendimento degli studenti ma anche la reale competenza acquisita. Secondo i sostenitori di questa proposta, l’attuale sistema di voti docimologici basato sulla valutazione quantitativa non riflette in modo accurato la capacità e il potenziale degli studenti. Spesso, infatti, si verificano situazioni in cui uno studente ottiene un voto basso, ma dimostra una comprensione approfondita dell’argomento, mentre un altro studente può ottenere un voto alto senza un vero apprendimento significativo. Inoltre, i voti numerici possono spesso creare un ambiente competitivo e stressante, che può compromettere il processo di apprendimento. La proposta degli studenti suggerisce l’adozione di un sistema di valutazione basato su criteri qualitativi. Questo si concentrerebbe sull’analisi delle capacità e delle competenze degli studenti, valutando la loro partecipazione in classe, la capacità di problem solving, l’abilità di lavorare in gruppo e altre competenze. Tutto ciò consentirebbe agli insegnanti di fornire un feedback più dettagliato e costruttivo, aiutando gli studenti a identificare i punti di forza e le aree in cui possono impegnarsi ulteriormente. Gli studenti, conseguentemente, sarebbero incoraggiati a sviluppare una mentalità orientata all’apprendimento continuo, piuttosto che concentrarsi esclusivamente sui risultati finali. Inoltre, si sostiene che un sistema di valutazione basato su criteri qualitativi favorirebbe l’equità, poiché tiene conto delle diverse abilità e dei vari stili di apprendimento degli studenti. Tuttavia, alcuni critici, tra i quali sono inclusi anche svariati docenti, sollevano dei dubbi e delle preoccupazioni riguardo a questo metodo di valutazione. Sostengono che i voti numerici forniscono una misura oggettiva dell’apprendimento degli studenti e facilitano il confronto tra i risultati di diverse scuole o studenti. Alcuni sostengono anche che i voti numerici siano essenziali per il processo di selezione universitaria. Altri ancora credono che sia più importante basare il sistema di valutazione solo sulle conoscenze, non tenendo conto, quindi, della concreta competenza dell’allievo. Queste opinioni sono molto controverse, in quanto, siamo in una società nella quale viene richiesta la competenza e il saper fare e non esclusivamente “il sapere cosa fare o come si fa”. Nonostante le potenziali sfide logistiche che potrebbero sorgere nell’entrata in vigore di una tale riforma, gli studenti sono determinati a far sentire la propria voce e promuovere un cambiamento significativo. Questa proposta è finalmente realtà, infatti, l’abbiamo già presentata e prospettiamo di fare un definitivo disegno di legge che includa non solo l’abolizione delle valutazioni numeriche, ma anche i nuovi parametri di valutazione. Mentre il dibattito su questa proposta continua, una cosa è certa: siamo pronti a prendere in mano il nostro futuro educativo e a modificare il modo in cui veniamo misurati.