Per tutto il mese di dicembre, le sezioni della scuola dell’Infanzia di Fagnano Castello centro si sono trasformate in veri e propri laboratori, in cui piccoli artigiani hanno foggiato e decorato addobbi natalizi con i quali hanno poi decorato il grande albero di Natale, posto tradizionalmente all’ingresso del plesso.
Il progetto ‘Un Natale artigianale’, in forte continuità con il resto della programmazione annuale, ha toccato il goal 12 dell’Agenda 2030 (tema della programmazione tout court) ovvero quello del consumo e produzione responsabili ed è stato introdotto da una nuova avventura del nostro sfondo integratore: Simona la vecchia tartarugona.
Nel bel mezzo del suo letargo autunnale, la tartaruga è stata infatti svegliata da un lombrichino, Lino, rifugiatosi nel suo carapace per evitare di finire dentro un secchio, insieme alla terra che qualcuno stava prelevando lì vicino. Grazie a questo incontro Simona ha potuto scoprire l’esistenza di un particolare tipo di terra, l’argilla, ed i tanti usi che soprattutto in passato di essa sono stati fatti; ora, invece, a detta di Lino, a prelevare quella ‘terra speciale’ sono solo poche persone, che la utilizzano per creare doni e addobbi natalizi più resistenti, originali e meno inquinanti della solita plastica.
Dopo aver ascoltato i racconti di Lino, la tartaruga si riaddormenta sognando un mondo in cui gli uomini tornino a produrre oggetti in modo più naturale.
Dopo la narrazione, la conversazione guidata (nel corso della quale sono emersi oggetti di terra cotta che i bambini conoscono), dopo l’esplorazione dell’argilla e l’osservazione della sua trasformazione e del suo indurimento, è toccato finalmente ai bambini trasformarsi in piccoli artigiani. Tutti loro sono stati ben contenti di sporcarsi le mani, attraverso la lavorazione di una pasta di similporcellana, fatta con ingredienti naturali e di più facile asciugatura rispetto all’argilla; armati di mattarello, formine, pennelli, tempere, porporina e quant’altro la fantasia potesse suggerire, i bambini hanno plasmato e decorato a proprio piacimento i loro manufatti, appendendoli poi all’albero di Natale della scuola.
Oltre a fargli scoprire forme di produzione antiche e a farli riflettere sulla necessità di forme di produzione e consumo più vicine alla natura (principale finalità del progetto), questa esperienza ha permesso ai bambini di esercitare la motricità fine e la coordinazione oculo-manuale, ma anche la propria creatività ed il proprio gusto estetico, nonché di vivere il clima natalizio in modo partecipe e coinvolto, sperimentando uno dei valori legati al Natale: la bellezza del condividere e del donare il proprio contributo per un momento di festa e di gioia comune.
Articolo curato dalla docente Antonella Quintieri, IC Fagnano Castello-Mongrassano CS
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