di Vincenzo De Vito, classe 3^E – Il museo della memoria e della pace “G.Palatucci”, l’unico museo della memoria in Campania, è stato istituito nel 2008 per raccontare la triste vicenda che la cittadina salernitana ha vissuto durante la Seconda Guerra Mondiale.Nel 1938 in Italia entrarono in vigore le leggi razziali e in un piccola cittadina nella provincia di Salerno, ovvero campagna, si decide di istituire due centri di internamento per prigionieri politici ed ebrei: l’ex convento Francescano di Concezione (ormai ridotto in cenere) e quello Domenicano di San Bartolomeo, oggi sede del museo.
La scelta dei luoghi è dettata dalla situazione orografica del centro storico di Campagna:completamente circondata da monti.In questo contesto si andò a delineare “la storia diversa” di Campagna, caratterizzata dall’aiuto di Giovanni Palatucci. Ma chi è Giovanni Palatucci?
Giovanni Palatucci nasce a Montella (AV) nel maggio del 1909. Partecipa al 14° corso per funzionari di Polizia e viene inviato a Genova come vicecommissario. Dal novembre 1937, quando è assegnato all’ufficio stranieri della Questura di Fiume, egli si prodiga a rischio della propria vita, per salvare da morte sicura moltissimi ebrei, fornendo permessi speciali, attuando azioni di depistaggio e favorendo la fuga all’estero e l’instradamento nei centri italiani meno esposti alle leggi razziali. Giovanni Palatucci, attraverso una fitta rete di aiuti e con il supporto dello zio, riesce a salvare migliaia di profughi ebrei dai campi di concentramento, conducendoli fino al Convento di San Bartolomeo in un lungo viaggio della speranza, lontano dai luoghi dello sterminio. Fino a che non viene deportato nel campo di sterminio di Dachau, compiendo il suo olocausto a soli 36 anni. Nel 1990 lo Stato di Israele lo ha riconosciuto “Giusto tra le Nazioni”, nel 1995 gli è stata conferita la Medaglia d’Oro al Merito Civile “alla memoria” da parte del presidente della Repubblica Italiana. La figura di Giovanni Palatucci è all’attenzione della Chiesa Cattolica per il processo di beatificazione, nel 2004 si è conclusa la fase diocesana del processo di canonizzazione ed è stato proclamato Servo di Dio. A Campagna, oltre all’intitolazione di una piazza e di una scuola, è stato di recente inaugurato il “Centro Studi – Giovanni Palatucci”, compreso nel più ampio progetto della realizzazione del Museo – Itinerario della Memoria e della Pace a San Bartolomeo. Il Museo è rivolto a tutti coloro che intendono approfondire la “storia diversa” di Campagna, riconducibile a temi di grande attualità, come: la Shoah, il dialogo interreligioso, la tolleranza, la pace e la fratellanza tra i popoli,la mostra permanente non è solo un itinerario della Memoria, nel ricordo di uno dei periodi più bui dell’Italia degli anni ‘40: è soprattutto un itinerario della Pace, nel ricordo della carità con la quale l’intera comunità di Campagna ha alleviato le sofferenze dei tanti profughi. Attualmente il Museo è inserito nel sistema museale territoriale della Regione Campania che ha tra gli scopi principali l’organizzazione di attività didattiche ed il collegamento con il mondo della scuola, dell’università, delle istituzioni culturali e della ricerca.Infatti, estinta quasi del tutto la generazione che è stata protagonista di quegli eventi storici, si pone la necessità di trasferire alle nuove generazioni la prova certa dell’accaduto per evitare che gli errori commessi si possano ripetere.