di Francesco Magi – Dopo la legna, il carbone è stata la principale fonte energetica fino agli inizi del Novecento e, anche in seguito, non è stata sostituita completamente dal petrolio. Ancor oggi rappresenta il 25% del totale di energia consumata nel mondo.
L’uso di questa fonte energetica, insieme al petrolio e al gas, sono al centro del dibattito per la salute dell’ambiente a causa del loro alto fattore inquinante: bruciando, rilasciano nell’atmosfera gas responsabili dell’effetto serra, cioè del surriscaldamento globale della terra.
In Italia 13 centrali a carbone producono solo il 12% di energia elettrica, mentre contribuiscono al 30% delle emissioni di CO2; eppure, si pensa di realizzare altri 6 nuovi impianti a carbone.
Accantonata per il momento la questione “energia nucleare”, si manifesta per dire no alle centrali di carbone, perché, oltre a generare effetti molto negativi sull’ambiente, favoriscono l’insorgere di malattie all’apparato respiratorio dell’uomo.
Sarà possibile quel futuro con energie pulite che da tanto tempo si auspica?