Noemi Caracciolo
Se si parla di piccole pesti, Giovanni è sicuramente un buon esempio; d’altronde è sempre mio cugino, no? Lui è un tipetto bassino, ma se si parla di guai, non si può certo dire che ne combini pochi e, di certo, non si limita a qualcosa di semplice e prevedibile per le sue bravate. E non si può neanche dire che, per questo, non riceva punizioni esemplari. Onestamente, non vorrei mai ritrovarmi nei panni dei miei zii , che poverini, per quante ne combina, non sanno più che punizioni affibbiargli. A pensarci bene, sembra proprio che li studi accuratamente i suoi “piani d’attacco”. Una delle più lievi, ma anche più frequenti è la seguente marachella: vi giuro che almeno quattro volte su tre che vado a casa sua, ai peluche che ha in camera, inaspettatamente, spuntano le ali… E non vi dico quante volte si è rotto il “Sistema solare” appeso al lampadario… Per questo, non vi dovreste sorprendere troppo, se lo vedete completamente ricoperto di nastro adesivo. Devo dire che a volte è stata anche colpa mia, che adoro lanciare in aria Sven, una renna dalle corna azzurre. Ma…attenzione! Lui avrà pur sempre una reputazione da mantenere! Per questo vi racconterò della bravata più grande che ha combinato, ovviamente insieme a me. Quel pomeriggio eravamo tranquilli, per modo di dire, a far volare l’orso di ben 60 cm sul soffitto, a far sbattere le macchinine telecomandate su tutti i mobili della stanza e a far volare i proiettili del “Nerf” per il corridoio; inutile dire che li abbiamo persi tutti, poverini. Insomma, dicevo… Un pomeriggio tranquillo, come al solito! E qui arriva il guaio: io vidi delle freccette sulla mensola e chiesi a Giovanni dove tenesse il bersaglio… Un attimo dopo, la camera era piena di buchi…
