di Madeline Espinal – Un giorno che mi ha lasciato un segno nel cuore, un giorno che ha acceso una luce nella mia testa.
Un giorno di puro apprendimento, un giorno pieno di emozioni, un giorno che va vissuto ogni giorno.
Il giorno che mi ha segnato di più nella mia adolescenza è stato quello trascorso alla Comunità Emmanuel.
Ragazzi con storie e vissuti diversi, ognuno con emozioni diverse: sballo, rimpianti, depressione, stanchezza, felicità.
Spesso tendiamo a giudicare i tossicodipendenti come persone dalle quali si dovrebbe stare lontano perché portano alla rovina, persone cattive senza un cuore o una vita, ma la maggior parte delle volte sbagliamo e affoghiamo nella nostra ignoranza.
L’esperienza fatta in comunità è stata una delle più belle, ho potuto vedere come vivono queste persone e il grande aiuto e supporto che danno agli altri tossicodipendenti.
Dalle loro storie viene fuori il nostro lato più sensibile. Dalle loro storie impariamo che anche i tossicodipendenti ci possono dare delle lezioni di vita incredibili, quelle lezioni che fanno nascere in noi tanta curiosità, quelle lezioni che ti fanno maturare dentro e ti insegnano a non giudicare le persone per il loro abito, quelle lezioni che vorresti non finissero mai.
Parlando con due degli ex-tossicodipendenti ho visto con gli occhi del cuore come lottano contro la droga, come affrontano le loro giornate di riabilitazione, come vogliono crearsi un futuro,tutto l’amore, odio, dolore e speranza che si portano dentro, ma la cosa più bella è come riescono a ricostruire i rapporti coi loro parenti che sembravano ormai persi.
Con l’aiuto della comunità i tossicodipendenti riscoprono la bellezza di tutto ciò che li circonda, imparano che sono in grado di dare un buon esempio e che sono persone di valore.
Grazie a questa esperienza ho imparato a non fare agli altri ciò che non voglio che sia fatto a me.
Ho imparato che prima di giudicare la vita o il carattere degli altri devo mettermi le loro scarpe e percorrere il loro camino, devo vivere il loro dolore, le loro insicurezze, devo cadere come sono caduti loro e rialzarmi come hanno fatto loro.