Come ben tutti sappiamo ci troviamo in una situazione che nessuno si aspettava di affrontare. Il covid-19 è riuscito a far ribaltare lo scenario della vita mondana dei giorni nostri tanto da bloccare il mondo intero. L’economia, le scuole e lo sviluppo sociale sono stati racchiusi in una bolla dalla quale non si sa come se ne uscirà. Parlando di scuole, hanno avuto uno scenario sottosopra. Tra aperture e chiusure i ragazzi sono giunti all’ultimo mese come se fosse nulla. Dal mese di marzo dello scorso anno, fino a pochi giorni fa, bambini, adolescenti e ragazzi universitari sono stati costretti a restare chiusi in casa, con variazioni nei periodi di zona arancione o gialla, dove era possibile frequentare gli istituti scolastici. Siamo giunti all’ultimo mese con le aperture generali, in anticipo rispetto all’estate, che si prospetterà sicuramente piacevole. O, meglio: ce lo auguriamo. Il nostro presidente del consiglio, Mario Draghi, tenendo conto delle zone delle regioni, ha deciso di far tornare le scuole al 100%, per le zone gialle, e al 70% per quelle arancione. Su questa decisione a scuola sono circolate diverse opinioni e naturalmente si è cercato di avere una panoramica generale di cosa ne pensassero i nostri ragazzi. La maggioranza ha paura di questa situazione critica, il loro obbiettivo è quello di rimanere in didattica digitale fino alla fine della scuola, e iniziare il prossimo anno nel miglior modo possibile. Tutto sommato ognuno di noi spera che tutto si sistemi e che si ritorni alla nostra normalità, che la paura diventi soltanto un brutto ricordo per ritornare a riabbracciarci tutti e a vivere anche la nostra vita scolastica con più serenità.
RITA BOTTONE (3^D)