di Aurora Gorgoni – L’abbandono degli animali intende l’intenzionale allontanamento di un animale domestico, o d’affezione, del quale si è responsabili. Tale animale viene in genere liberato in luoghi dai quali si prevede non possa riavvicinarsi all’abitazione in cui era tenuto.

Ogni anno in Italia, specialmente durante il periodo estivo, vengono abbandonati più di 100 mila animali.

Le cause di questa pratica barbara e incivile, sono molteplici: in numerosi casi l’animale viene abbandonato perché ammalato o anziano, in caso di decesso del padrone, per la nascita di un figlio nella coppia che si prende cura dell’animale, per cucciolate indesiderate degli animali non sterilizzati o ancora perché il padrone decide di andare in vacanza.

Abbandonare un animale significa condannarlo a morte, in quanto molti di essi finiscono feriti o uccisi dalle auto, e i pochi sopravvissuti sono condannati ad una vita di stenti con scarsità di cibo e mancanza di cure.

Non dimentichiamo che la legge punisce chi abbandona un animale domestico: la pena varia dai mille ai diecimila euro di multa e può risultare fino ad un anno di carcere, ma, a quanto pare, questo non basta a far desistere queste persone senza cuore.

Ci sono tante soluzioni alternative all’abbandonarlo in strada, come portare l’animale nelle strutture pubbliche o convenzionate, oppure, se l’animale si ammala e non si hanno soldi per le cure, è bene sapere che il servizio pubblico nazionale, per intenderci Asl, ha un servizio veterinario proprio come gli esseri umani. Infine, se si sta per andare in vacanza, basta prenotare nelle strutture pet-friendly, se non si può perché il viaggio è lontano, non resta che lasciarlo a qualcuno o in delle strutture a pagamento. Sicuramente, questa soluzione è un po’ costosa, ma se si spende tantissimo per andare chissà dove in vacanza, si può anche spendere qualche euro per il nostro amico, non credete?

Allora chiediamoci tutti, di che razza siamo? UMANA O DISUMANA?